• Provincia di Avellino sempre più attenta all’inquinamento delle acque di superficie
    CAE MAGAZINE n.35 - Ottobre 2019
    Provincia di Avellino sempre più attenta all’inquinamento delle acque di superficie

Provincia di Avellino sempre più attenta all’inquinamento delle acque di superficie

L’area circostante al fiume Sabato è caratterizzata da alta densità industriale operante in regime di intenso interscambio col bacino fluviale. Negli ultimi anni, ripetuti fenomeni di sversamento hanno comportato crescenti livelli di inquinamento delle acque fluviali, conseguentemente, l’attenzione per la qualità delle acque del fiume Sabato è andata intensificandosi, sia da parte della autorità regionali, provinciali e comunali preposte, che da parte della popolazione. Per questo motivo la Provincia di Avellino, competente in materia di tutela e valorizzazione dell’ambiente, ha bandito una gara per integrare e rafforzare l’esistente sistema di controllo e monitoraggio dei corpi idrici superficiali per la valutazione dell’indice di qualità delle acque del fiume. 

CAE si è aggiudicata la gara che prevede la realizzazione di un sistema di allertamento locale collegato ad una rete di monitoraggio automatico qualitativo, insistente sul fiume Sabato, nel tratto di letto compreso tra Pianodardine e Altavilla Irpina. Tale sistema permetterà un controllo delle acque H24, con acquisizione dei dati ogni 10 minuti, inviati alla centrale con un sistema di comunicazione cellulare UMTS/GPRS. Le postazioni di controllo e monitoraggio del corpo idrico superficiale consentiranno di impostare soglie di allarme per i diversi parametri misurati e, su questa base, di inviare automaticamente allarmi al personale preposto dell’Amministrazione.

I punti di misura saranno distribuiti a monte e valle dei nuclei industriali presenti lungo il tratto di interesse, in questo modo le stazioni di raccolta dati consentiranno di ottenere indicazioni puntuali sull’esatta collocazione della presenza di anomalie nei parametri chimici dell’acqua e quindi di attivare controlli mirati degli scarichi provenienti della singola zona industriale interessata. Lo scopo è duplice: il controllo delle risorse idriche e la protezione e valorizzazione del territorio provinciale.

Le stazioni sono autonome dal punto di vista energetico, alimentate a pannello solare e batteria al litio, che consentiranno alla stazione di godere di un’autonomia di oltre una mese, in assenza totale di insolazione o di alimentazione da rete.

Questo progetto massimizzerà il livello di integrazione tra le nuove apparecchiature di monitoraggio e quelle già esistenti, garantendo il riutilizzo delle componenti hardware e software esistenti e in uso.

Si prevede la fornitura, installazione e attivazione di n. 6 centraline di controllo automatico della qualità dell’acqua, ciascuna equipaggiata con unità di acquisizione (Mhaster), sistema di comunicazione cellulare UMTS/GPRS, una webcam, una sonda multiparametrica e una sonda spettrofotometrica, queste ultime consentiranno di monitorare i seguenti parametri dell’acqua:

  • livello idrometrico;
  • temperatura;
  • conducibilità elettrica;
  • pH;
  • ossigeno disciolto;
  • solidi totali sospesi (TSS-TotalSuspendedSolid);
  • torbidità;
  • nitrato di azoto (NO3);
  • domanda chimica di ossigeno(COD-ChemicalOxygenDemand);
  • richiesta biochimica di ossigeno(BOD-BiochemicalOxygenDemand);
  • carbonio organico totale-(TOC-TotalOrganicCarbon);
  • idrocarburi aromatici (BTX).

Il datalogger Mhaster, con sistema operativo Linux, il top di gamma tra i datalogger, interoperabile, aperto e programmabile, può eseguire qualsiasi comando esterno personalizzato. La massima programmabilità ed espandibilità del datalogger Mhaster consentiranno in futuro l’interfacciamento di ulteriore sensoristica che si dovesse rendere necessaria. 

Inoltre alcune stazioni saranno dotate di termoigrometro THS e di un pluviometro PG2 rispettivamente per la misura di temperatura e pressione dell’aria e cumulata e intensità di pioggia.


Torna all'indice delle notizie