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Allerta rossa: un week end di normale emergenza al fianco dei Clienti

gennaio 2021

Nel week end del 6 dicembre mezza Italia era in emergenza, con bollettini di allerta rossa. CAE era come sempre in prima linea, con una squadra dedicata di quindici tecnici attivi al fianco di Enti, Amministrazioni ed Agenzie impegnate nelle attività di Protezione Civile, per garantire il funzionamento di oltre mille stazioni in telemisura per le quali era stato attivato il servizio di supporto 24/7. Si tratta di parti fondamentali del sistema di allertamento nazionale, anche e soprattutto durante il maltempo.

Gli esperti delle diverse sale operative regionali e delle altre organizzazioni impegnate nelle operazioni di Protezione Civile, come accade per alcuni Consorzi di Bonifica, durante gli eventi meteorologici estremi si adoperano per aggiornare previsioni e relativi bollettini di allerta, anche e soprattutto per capirne i relativi effetti al suolo. Per lavorare bene, questi specialisti hanno bisogno di dati in tempo reale dalle stazioni in telemisura sparse sul territorio. I dati, affidabili e in tempo utile, sono quindi cruciali per prendere le giuste decisioni in materia di allertamento e corretta gestione di opere idrauliche.

Per garantire il buon funzionamento dei sistemi di monitoraggio in tempo reale durante questi eventi, la corretta progettazione delle installazioni e l’utilizzo di apparecchiature robuste è necessario, ma non sempre sufficiente. Per questo CAE, coi suoi addetti sia a campo che in telemanutenzione, si adopera in diversi servizi, tra cui si distinguono quelli di tipo preventivo, sostanzialmente basati su interventi dalle cadenze prefissate, e quelli in emergenza, in base a esigenze più o meno inaspettate.

Dal 5 all’8 dicembre vi è stata una emergenza maltempo diffusa in molte parti d’Italia, con temporali intensi e duraturi. I bollettini di allerta di molte regioni hanno oscillato tra l’arancione e il rosso nei giorni precedenti, con l’attivazione dei relativi piani di sicurezza. Tra le azioni che molte Amministrazioni mettono in campo in questi frangenti, vi è l’attivazione dell’assistenza tecnica 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Una particolare modalità di manutenzione, prevista contrattualmente, che garantisce al proprietario del sistema di monitoraggio e allertamento l’assistenza continua e tempi di intervento ridotti, giorno e notte, da parte dei tecnici dell’azienda.

Rimanendo dentro i confini italiani, nel mese di dicembre, erano quasi tremila le stazioni automatiche incluse nei normali programmi di manutenzione offerti da CAE, a cui andrebbero sommati anche le centrali di controllo, i quadri radio ed i ripetitori radio. Tra tutti i Clienti, ben cinque Enti si sono rivolti a CAE durante quel week end, richiedendo di fatto il servizio di assistenza 24/7 e attivando un regime di sorveglianza speciale sul corretto funzionamento di oltre mille stazioni automatiche sul territorio.

Come abbiamo avuto modo di scrivere in passato, quelli che un tempo si chiamavano eventi straordinari, perché caratterizzati da valori estremi, stanno diventando sempre più frequenti e normali. Si tratta dunque di una situazione di emergenza alla quale l’organizzazione è abituata e, quindi, pronta. Ben quindici tecnici CAE sono stati allertati e attivati pronti all’azione, con un totale di undici interventi effettuati: cinque a distanza, da sala operativa, e altri sei in campo.

Al fine di garantire alle Amministrazioni un flusso di misure e dati ininterrotto durante tutta la durata degli eventi, sono state svolte attività in Lazio, in Valle d’Aosta, in Umbria, nella Provincia Autonoma di Trento e in Sardegna. Tuttavia, tra le aree dove si sono contrati il maggior numero di interventi, vi sono i bacini emiliano-romagnoli del Panaro, coll’affluente torrente Tiepido, e del Secchia. Al termine del week-end, come fortunatamente accade spesso, arrivano i complimenti dei Clienti: le misure sono arrivate ai decisori in modo affidabile ed in tempo utile.

Il periodo è risultato cruciale anche per svolgere campagne di misura di portata manuali. Il regime di piena è stato quindi misurato in una decina di sezioni, su numerosi corsi d’acqua, per due diversi committenti in Sardegna e in Veneto. Anche questa attività ha portato i tecnici in campo, per un totale di tre squadre attive dedicate a questa importante e delicata attività.

Abbiamo voluto portare all’attenzione dei nostri lettori un lavoro, quello di chi mantiene le reti in telemisura, che spesso passa inosservato, dal quale però dipende la sicurezza di tutti. Cogliamo quindi l’occasione per ringraziare tutti i professionisti ed i tecnici, dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni o delle aziende fornitrici come CAE che, insieme a tanti volontari, si adoperano giorno e notte, in orario lavorativo come nei periodi di festa, per garantire la sicurezza di tutti i cittadini e la mitigazione dei rischi collegati agli eventi meteorologici estremi.



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