• Presentato l’articolo sul monitoraggio delle deformazioni del suolo legate alla costruzione di un tunnel ferroviario
    CAE MAGAZINE n.98 - Giugno 2025
    Presentato l’articolo sul monitoraggio delle deformazioni del suolo legate alla costruzione di un tunnel ferroviario

Presentato l’articolo sul monitoraggio delle deformazioni del suolo legate alla costruzione di un tunnel ferroviario

Dall’11 al 13 giugno, a Venezia, si è tenuto il XXVIII Convegno Nazionale di Geotecnica, durante il quale è stato presentato l’articolo scientifico: “Monitoraggio delle deformazioni del suolo legate alla costruzione di un tunnel ferroviario: l’esempio della galleria di Base del Brennero” redatto da A. Tamburini - IMAGEO Srl; P. Cancelli, G. Bragonzi, A. Mocchi - Studio Cancelli Associato; S. Cappelletto - BBT SE; S. Colonnelli - CAE S.p.A.

La Galleria ferroviaria di Base del Brennero è lunga 55 km e collegherà l’Italia con l’Austria. Il collegamento consiste in due gallerie principali a binario singolo, con 3 collegamenti al chilometro tra le due canne. Il sistema di gallerie ha una lunghezza complessiva di 260 km. Nell’ambito della progettazione sono stati quantificati i possibili fenomeni di subsidenza causati dall’eventuale drenaggio dei corpi idrici sotterranei e le possibili conseguenze sulle strutture ed infrastrutture presenti in superficie. Allo scopo di identificare tempestivamente l’insorgere di tali fenomeni sono state installate reti di monitoraggio geodetico.

La rete della Val di Vizze, presentata nell’articolo in questione, costituisce un esempio di monitoraggio integrato degli spostamenti del suolo. L’area è sede di un acquifero costituito da depositi glaciali quaternari delimitati verso valle da una soglia rocciosa dove è ubicato lo sbarramento idroelettrico di Novale. Negli studi di previsione della subsidenza tale area è indicata come probabile sede di cedimenti di entità fino a decimetrica.

Il monitoraggio era costituito da due stazioni totali robotizzate con 59 mire e da 5 stazioni GNSS automatiche attorno all’area di studio. Ogni sei mesi venivano eseguite livellazioni geometriche di precisione di verifica indipendente dei risultati delle misure automatiche. Per consentire l’individuazione tempestiva di eventuali comportamenti anomali, i dati automatici venivano confrontati con valori di soglia prefissati sia sugli spostamenti assoluti che su quelli differenziali nel tempo e nello spazio, con riferimento alle strutture strategiche presenti in superficie. L’articolo da spazio ai criteri utilizzati ai fini della definizione delle soglie, in relazione alla necessità di attivare le azioni correttive per la gestione delle eventuali anomalie.

Vengono inoltre presentati i risultati del monitoraggio e le strategie adottate per depurare le misure dai disturbi esterni legati agli effetti meteo-climatici e all’instabilità della rete fisica.

Per saperne di più sul contributo di CAE alla realizzazione del progetto clicca qui.


Torna all'indice delle notizie