• Bologna ha ospitato un grande dibattito sulla mitigazione del rischio
    CAE MAGAZINE n.76 - Giugno 2023
    Bologna ha ospitato un grande dibattito sulla mitigazione del rischio

Bologna ha ospitato un grande dibattito sulla mitigazione del rischio

Numerosi attori del Sistema di Allerta Nazionale, in ambito locale, regionale e nazionale, si sono trovati il 31 maggio a Bologna per confrontarsi fra loro e con una moltitudine di portatori di interessi. Gli eventi che avevano colpito nelle settimane precedenti la Romagna, le 17 vittime ed i miliardi di danni, hanno purtroppo dato un significato ancora più profondo all’intera giornata di lavoro. Da un lato è emersa l’utilità del sistema nel suo insieme che, avendo operato sostanzialmente in modo corretto nella sua intera catena, dal sensore in campo fino alle evacuazioni, passando per i bollettini di allerta, ha certamente contribuito a limitare il numero delle vittime; dall’altro è apparso ancora più cruciale individuare e superare i limiti ancora esistenti e migliorare ulteriormente l’efficacia dell’intera attività di mitigazione del rischio, in tutti i suoi aspetti.

Sono intervenuti amministratori, dirigenti e funzionari tecnici di ogni parte d’Italia, ognuno con le sue esperienze e buone pratiche. Una miniera di spunti su cui lavorare per migliorare la gestione dei fenomeni estremi e mitigare il rischio ad essi collegato. In questo e nei prossimi numeri del CAE Magazine daremo spazio ai protagonisti della giornata, riprendendo i principali temi trattati.

Nel tentativo di mettere in luce diversi componenti del sistema di allertamento, a partire dagli aspetti più scientifici, riproponiamo in questo numero l’intervento tecnico di Fausto Tomei di ARPAE, che ha illustrato i progressi fatti nel monitoraggio e allertamento relativo alla possibile esondazione di piccolissimi bacini. Il caso di studio è quello del sistema di allertamento precoce sul torrente Ravone, tombato in zona urbanizzata a Bologna, testato proprio in occasione degli eventi dell’ultimo maggio.

Spostando il focus geografico di pochi chilometri e volendo rappresentare un diverso punto di vista, diamo spazio alla sindaca di San Lazzaro di Savena, Isabella Conti, che ha illustrato le buone pratiche operate dalla sua amministrazione nel recente passato e in occasione degli eventi alluvionali di maggio. Un’occasione importante per confrontarsi con chi ha trovato il modo di gestire il tanto discusso “ultimo miglio” dell’allerta, spesso rappresentato come l’anello debole della catena, in modo efficace.

 

Buona lettura.


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