• Pronti ad intervenire in poche ore: interventi post sisma, frane e WSN
    CAE MAGAZINE n.53 - Maggio 2021
    Pronti ad intervenire in poche ore: interventi post sisma, frane e WSN

Pronti ad intervenire in poche ore: interventi post sisma, frane e WSN

Nei mesi successivi al terremoto che nel 2016 ha devastato il Centro Italia, diverse frane si riattivarono e richiesero monitoraggi tempestivi, da installare in fase emergenziale. Facendo tesoro di quell’esperienza, CAE ha deciso di predisporre un kit sempre pronto all’uso per il monitoraggio delle frane, basato su Wireless Sensor Network. Vi raccontiamo alcuni interventi di quel periodo in Lazio e Abruzzo.

A seguito del terremoto del 24 agosto 2016, CAE si è offerta di supportare la Protezione Civile della Regione Lazio con un servizio di monitoraggio pro bono, che si è concretizzato nell’installazione, avvenuta in poche ore dopo la richiesta, di una stazione presso la tendopoli allestita dalla Protezione Civile ad Amatrice, che è servita a monitorare la situazione nel campo a livello di condizioni idrometeorologiche, in particolare attraverso la misurazione in remoto di temperatura, umidità dell’aria, radiazione solare e precipitazioni. Per approfondire clicca qui.

Il suddetto terremoto è stato molto impattante per l’alta valle del fiume Tronto, che ha diverse aree ad elevato rischio di alluvione. Pertanto, il Dipartimento di Protezione Civile decise di potenziare l’allertamento in tali zone e di monitorare alcuni punti critici in corrispondenza di attraversamenti gravemente danneggiati dal sisma. CAE ha provveduto alla fornitura e installazione di due stazioni idrometriche, collocate sul bypass del Ponte a Tre Occhi e sul ponte di Retrosi, realizzato con tecnica Bailey, in prossimità del Ponte Rosa, danneggiato dal terremoto. In caso di una situazione di allarme si accendono le lanterne semaforiche per bloccare il transito dei veicoli sulla strada, salvaguardando la vita dei conducenti e dei loro passeggeri. Per approfondire clicca qui.

Ai disagi derivanti dal sisma si è aggiunto il rischio legato alla riattivazione di diverse aree di frana. Tra i Comuni colpiti vi è senz’altro Civitella del Tronto, in provincia di Teramo, dove nel febbraio 2017 si sono attivati 2 diversi tipi di fenomeni franosi.

Nella frazione di Ponzano di questo Comune, CAE è stata chiamata a intervenire e ha installato in circa due settimane un nuovo sistema di monitoraggio per una frana in lento ma allarmante movimento. Il sistema, proposto dal Centro Operativo della Regione Abruzzo (C.O.R.) e condiviso dalla Direzione Comando e Controllo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, ha garantito il monitoraggio delle aree circostanti la frana che risultavano ancora stabili e abitate, al fine di poter procedere dell’immediata evacuazione in caso di estensione del fenomeno franoso. A scatenare il dissesto erano stati gli effetti al suolo delle azioni combinate dovute ai fenomeni sismici dei mesi precedenti e alle forti nevicate che, nell’inverno appena trascorso, avevano investito la zona. La frana aveva provocato diverse fratture nel terreno e deformazioni negli edifici presenti nell’area coinvolta. Anche in questo progetto fu utilizzata l’ormai consolidata tecnologia dei Wireless Sensor Network (WSN) per creare delle reti Mesh e limitare l’impiego di cavi in zona di frana. Per approfondire clicca qui.

Mentre nella frazione di Borrano si è riattivato un altro esteso fenomeno franoso che risulta essere più veloce. Le cause plausibili del fenomeno rilevato risalgono ad una serie di problematiche di dissesto idrogeologico legate a caratteristiche geotecniche e litologiche delle formazioni affioranti, all’evoluzione geologico-strutturale che ha caratterizzato l’area e alla non ortodossa regimazione delle acque meteoriche. Tale fenomeno si è aggravato a seguito del terremoto ed evolveva con velocità molto elevate dell’ordine di 40-50 mm/anno.

In considerazione del fatto che tale scenario costituiva un grave rischio per la pubblica incolumità, per le emergenze che avrebbero potuto determinarsi a seguito della probabilità che futuri eventi meteorici potessero compromettere e aggravare ulteriormente la situazione, la Protezione Civile Regionale, dopo opportuno studio del fenomeno, ha disposto la messa in opera di un sistema di monitoraggio e allertamento dedicato a questa tipologia di dissesto. Ciò è stato possibile grazie ai fondi dedicati al cratere del terremoto (Decreto Legge n. 189 del 18/10/2016 e Ordinanza Capo Protezione Civile n. 388 del 26/8/2016).

CAE, dopo aver eseguito uno studio di fattibilità, ha fornito alla Regione Abruzzo un sistema di monitoraggio e allertamento “chiavi in mano” scalabile, moderno e modulare che consente di potenziare e modificare in ogni momento il sistema stesso in maniera semplice e veloce, senza interferire con il funzionamento della rete “mesh” in modo da adeguarlo alle nuove necessità che dovessero emergere durante il controllo del fenomeno monitorato. Il sistema anche in questo caso utilizza reti wireless autoconfiguranti grazie alla tecnologia dei WSN (Wireless Sensor Network) dove ogni elemento del sistema fornito è energeticamente autonomo. Per approfondire clicca qui.

Anche in considerazione di queste frane che riattivandosi richiesero monitoraggi tempestivi, da installare in fase emergenziale, CAE ha deciso di predisporre un kit sempre pronto all’uso per il monitoraggio delle frane, basato su Wireless Sensor Network.



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