• Regione Lazio: al via l’evoluzione della rete in telemisura
    CAE MAGAZINE n.47 - Novembre 2020
    Regione Lazio: al via l’evoluzione della rete in telemisura

Regione Lazio: al via l’evoluzione della rete in telemisura

L’attività in capo all’Agenzia di Protezione Civile della Regione Lazio è critica: monitorare i fenomeni meteorologici ed idrologici in atto e valutare i rischi ad essi associati, allo scopo di coordinare gli interventi di emergenza, diffondere messaggi di allertamento, disporre interventi operativi nonché archiviare ed elaborare i dati stessi per gli scopi inerenti analisi climatologiche e la diffusione dei dati verso il pubblico. Nell’ottica del monitoraggio in tempo reale, il sistema in telemisura deve quindi rispondere alle esigenze di affidabilità, robustezza e continuità nel funzionamento per adempiere a quanto previsto dalle normative di riferimento ed ai compiti del Centro Funzionale Regionale. 

Regione Lazio dispone sul suo territorio di ben 238 stazioni automatiche in telerilevamento. Sono presenti sensori per misurare molte diverse grandezze meteorologiche (le principali sono: pioggia, livello e portata dei corsi d’acqua): infatti, ben 200 stazioni sono dotate di pluviometri e la rete opera, nel suo complesso, con 82 idrometri.

Inoltre, su 10 stazioni idrometriche è stato implementato un sistema di rilevamento delle portate basato sull'utilizzo combinato di un sensore idrometrico ad ultrasuoni e un sensore radar doppler per la misura della velocità superficiale. 

Regione Lazio, attraverso la Società LazioCrea, si è recentemente dotata un sistema di comunicazione radio digitale, omogeneo nell’architettura e nel funzionamento, asservito ai servizi di Emergenza Sanitaria 118 e Protezione Civile.  In un’ottica di efficientamento e contenimento dei costi nel lungo periodo, l’Agenzia Regionale della Protezione Civile ha deciso di utilizzare tale sistema di comunicazione radio, come canale di comunicazione per i dati della rete di monitoraggio meteorologico ed idropluviometrico. La stessa Società LazioCrea ha quindi gestito la gara d’appalto aggiudicata a CAE.

Tra i vantaggi alla base dell’architettura scelta vi è la standardizzazione delle componenti radio periferiche, conformi allo standard europeo DMR, che assicureranno all’amministrazione la possibilità di disporre di una pluralità di fornitori. Infatti il rinnovamento di alcuni componenti del sistema di monitoraggio regionale raggiunge l’obiettivo di rendere l’anzidetto sistema aperto, ossia svincolato da una tecnologia di proprietà esclusiva o poco nota, agevolando così la concorrenza tra gli operatori di mercato in grado di svolgere attività di fornitura, di assistenza e di manutenzione nonché contenerne i costi di gestione.

In primis CAE redigerà la progettazione definitiva, comprensiva di tutti gli eventuali adeguamenti e varianti in corso d’opera, poi si passerà all’importante fase della manutenzione evolutiva delle tecnologie di telecomunicazione, delle stazioni periferiche e dei software e hardware di centrale.

Sarà quindi realizzata la nuova rete radio ad integrazione della rete regionale a microonde già esistente. Tutte le stazionisaranno dotate di terminali DMR, oltre che di un modulo cellulare di back-up. Coerentemente, l’infrastruttura di rete sarà implementata con sistemi di diffusione basati su tecnologia radio Trunking DMR Tier III in banda UHF per la diffusione del segnale radio verso tutte le stazioni periferiche. Infine, con l’obiettivo di garantire l’efficienza e l’efficacia della rete, sarà utilizzata la dorsale regionale esistente per le connessioni di trasporto tra i vari diffusori e la centrale di controllo, mediante link IP standard Ethernet Layer 2.

Gli apparati radiomodem consentiranno la comunicazione trasparente in termini di flussi di dati in ingresso e uscita da ciascuna coppia di radiomodem. Tutti i protocolli utilizzati, dal livello fisico a quello applicativo, come USB, Ethernet, IP, UDP e CoAP, sono protocolli standard ampiamente documentati in letteratura, e inquadrati a livello di standardizzazione nel modello ISO/OSI.

La scelta tecnica dello standard di trasporto UDP, basato su standard IP, consentirà anche di ottimizzare il traffico dati e ridurre i tempi di latenza. Il sistema offerto presenta un notevole livello di innovazione grazie all’utilizzo di un protocollo, il CoAP, della famiglia dell’“Internet of Things”. La scelta della proposta di CAE permetterà all’Amministrazione di valorizzare al massimo l’investimento disponendo al termine dell’adeguamento di un sistema che guarda al futuro, che comunica non solo con i dispositivi all’interno della stessa rete, ma con qualsiasi tipologia di dispositivo attraverso le logiche di Internet.

Al termine dell’aggiornamento tutte le 238 stazioni periferiche saranno dotate del moderno datalogger CompactPlus. Questo nuovo prodotto di CAE ha un sistema operativo Linux embedded ed un potente webserver integrato, così da garantire, oltre ad affidabilità, potenza di calcolo e programmabilità, anche interoperabilità e apertura. Saranno aggiornati molti altri componenti delle stazioni periferiche, fra questi anche tutti i sistemi di alimentazione a batteria e cella solare, oltre che 45 webcam integrate.

Altro elemento di pregio dell’offerta CAE è la realizzazione ad hoc di un sistema informativo a supporto del personale del CFR, ovvero lo sviluppo di una nuova infrastruttura informatica con caratteristiche di piena compatibilità con la piattaforma infrastrutturale messa a disposizione dalla Stazione Appaltante. Software per la gestione della rete, per la visualizzazione dei dati in forma cartografica, grafica e tabellare, per la gestione degli allarmi e per l’elaborazione di serie storiche ed annali. Da segnalare che praticamente tutti gli applicativi proposti sono strutturati con una architettura web-based. 

Durante questa fase di aggiornamento tecnologico, CAE garantirà assistenza e manutenzione delle diverse componenti software e/o hardware del sistema di monitoraggio idrometeorologico esistente, man mano che saranno ammodernate e fino alla data di collaudo con esito positivo.

In seguito al collaudo con esito positivo ed alla entrata in servizio del nuovo sistema, inizierà un periodo di assistenza e manutenzione per 27 mesi dell’intero sistema di monitoraggio idrometeorologico e del sistema informatico. Questo servizio, oltre a prevedere stringenti tempi di intervento per i malfunzionamenti bloccanti, prevede che siano compresi a carico di CAE tutti gli interventi di ripristino conseguenti anche a cause eccezionali come furto, rapina, incendio, eventi atmosferici, sisma, atti vandalici, danni incidentalmente provocati da terze persone o da animali, tumulti, sommosse, atti di terrorismo e sabotaggio.

Una fase del progetto di particolare rilevanza è poi quella dedicata alla formazione del personale addetto ad operare sul sistema di monitoraggio idrometeorologico prospettato, fondamentale per rendere l’amministrazione sempre più autonoma nella gestione delle diverse funzionalità.

Durante tutte le attività previste a contratto, è poi in carico a CAE l’eventuale smaltimento degli apparati/sistemi attualmente in uso, ove richiesto dalla Società appaltante.



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