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    Sicilia: il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti investe sugli invasi

Sicilia: il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti investe sugli invasi

marzo 2023

CAE si è aggiudicata la gara per la fornitura di beni e servizi necessari alla realizzazione del progetto di “Implementazione del sistema di rilevamento idrologico in telemisura dei bacini San Leonardo, Jato e Scanzano per fronteggiare l’emergenza idrica in Sicilia”; previsto a integrazione della rete di monitoraggio regionale esistente, afferente al Centro Funzionale Decentrato- IDRO implementata dal Dipartimento di Protezione Civile della Regione Siciliana (DRPC).

L’investimento, voluto dal Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, è finanziato all’interno del Patto per il Sud della Regione Siciliana, FSC 2014-2020.  

In un periodo storico in cui in Sicilia è divenuto di primaria importanza fronteggiare le problematiche legate alle continue emergenze idriche, la gestione ottimale e previsionale degli invasi e dei volumi disponibili, sia per scopi idropotabili che per scopi irrigui, è divenuta cruciale. 

Gli interventi in progetto sono stati definiti sulla base dell'esigenza di valutare in tempo reale la consistenza degli afflussi e conseguenti deflussi, allo scopo di migliorare l'efficacia del controllo, anche nell'ottica delle logiche di gestione delle piene e dei fenomeni di interrimento dei serbatoi. 

L’obiettivo viene perseguito prevedendo di integrare alcune stazioni esistenti afferenti alla rete regionale in telemisura, preposta alla rilevazione dei parametri meteorologici e idrologici su tutto il territorio, e di aggiungerne di nuove, in particolare nei tre bacini pilota, volti a perfezionare il monitoraggio dei deflussi a monte di detti sbarramenti consentendo ai gestori una migliore conduzione delle politiche di scarico e accumulo delle acque

Sono previsti interventi di fornitura e installazione di:

- 5 stazioni di monitoraggio termopluviometriche;
- 3 stazioni di monitoraggio idropluviometriche;
- 4 stazioni di monitoraggio idrometriche;
- 3 sensori idrometrici ad integrazione di stazioni esistenti;
- 3 centrali operative di ricezione dati da installare presso le case di guardia delle rispettive dighe;

oltre al ripristino di 2 stazioni di monitoraggio esistenti. 

Presso le sezioni in cui è prevista l’installazione di nuovo sensore idrometrico, dovranno essere svolte le attività necessarie alla costruzione della scala di deflusso delle portate. In ciascuna delle sezioni indicate saranno quindi da svolgersi le seguenti attività:

- determinazione della quota sul livello del mare dello zero idrometrico attraverso la materializzazione Caposaldi, la creazione di una rete GPS di riferimento e l’esecuzione di misure, calcolo delle quote ortometriche e determinazione del dislivello tra il caposaldo e lo zero idrometrico;
- rilievo topografico della geometria dell’alveo con stazione totale;
- applicazione di un modello matematico per la definizione del profilo di moto permanente e definizione scale di deflusso;
- misure di portata per la calibrazione del modello di moto permanente. 

Tra le tecnologie utilizzate ci sono datalogger CompactPlus, pluviometri PG10, termoigrometri THS, idrometri radar WLR, strumentazione GNSS, stazioni totali, ADCP, mulinelli.

Presso ogni centrale operativa nelle tre case di Guardia sarà installata una postazione fissa direttamente collegata al server della Protezione Civile, sia via ADSL che Rete Radio Regionale, tramite quadri Radio dedicati, che le renderanno indipendenti nella gestione e acquisizione dei dati in tempo reale.

Su queste postazioni saranno installati software, appositamente sviluppati a scala di bacino, per la modellazione degli afflussi/deflussi, tramite studio del reticolo idrografico e analisi tridimensionale dell’area di riferimento.

La modellazione idrologica prevede l’utilizzo dei dati misurati a terra per le previsioni a breve termine nonché dei dati simulati mediante modello meteorologico per le previsioni a medio termine.

Lo sviluppo si concluderà con una procedura in grado di leggere direttamente gli output dei modelli di previsione meteorologici (precipitazione e temperatura) ad area limitata e trasformarli in una scala spaziale e temporale idonea per la simulazione idrologica

Con l’implementazione di questo progetto, l’insieme delle informazioni a disposizione dei gestori dei bacini idrici in questione consentiranno di amministrare con maggiore consapevolezza i volumi in ingresso prevedibili e quindi di regolare le eventuali opere di scarico.


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