Opere idrauliche e monitoraggio: le casse di laminazione aumentano la sicurezza dell’area urbana di Pescara
luglio 2024
Il fiume Pescara è lungo 170 km, è alimentato dal bacino idrografico più esteso della Regione Abruzzo e negli anni ha subito una notevole pressione antropica riducendo gli spazi utili per la difesa dal rischio idraulico e idrogeologico. Per questo motivo le aree limitrofe a Pescara sono sensibili agli effetti di allagamenti, basta pensare alla grande alluvione del 1992, ma anche quelle più recenti del dicembre 2013 e del maggio 2023. Il ricordo di questi eventi catastrofici non deve essere fine a sé stesso, ma deve essere motore per mettere a frutto quello che l’esperienza purtroppo ha insegnato, ed è quello che è stato fatto. La Regione, che ha mosso i primi passi per questa importante opera già nel 2015, è oggi impegnata nella ultimazione del più ambizioso progetto di difesa idraulica mai realizzato in Abruzzo, che ha visto la creazione di 5 vasche di laminazione, in grado di contenere 5 milioni di metri cubi d’acqua.
L’intervento, secondo i progettisti, consentirà di ridurre del 40% le aree soggette ad allagamento e, a livello di effetti socio-economici, la stima del danno potenziale da esondazione si riduce di 211.000.000€ (-57%).
In questo contesto CAE, al servizio del RTI formato da Angelo De Cesaris S.p.A, ALMA C.I.S S.r.l e Colanzi S.r.l che sta realizzando i lavori, si occuperà di fornire, installare e attivare sistemi per il monitoraggio delle opere di laminazione, del Fiume Pescara e del suo bacino di alimentazione, più nello specifico:
- 6 stazioni termo-igro-pluviometriche per il monitoraggio delle caratteristiche climatiche del bacino idrografico;
- 4 stazioni per il monitoraggio idrometrico e della portata, per la definizione del regime idrologico del Fiume Pescara e del Torrente Nora;
- aggiornamento di 2 stazioni idrometriche esistenti.
Sia le nuove stazioni offerte, sia quelle oggetto di aggiornamento verranno dotate di datalogger Compact, appositamente progettato per il monitoraggio e l’allertamento in contesti multirischio, al quale saranno collegati diversi sensori di tipo meteorologico e idrologico e che si interfaccerà con il sistema di telecontrollo paratoie, al fine di ottenere un meccanismo di gestione integrato degli organi di regolazione sulla base delle logiche di regolazione.
Tutti i dati prodotti dai nuovi sistemi presso le opere di laminazione, presso i punti di monitoraggio lungo il Fiume Pescara e presso i bacini idrografici di alimentazione, potranno essere visualizzati e gestiti direttamente dalla nuova centrale di controllo locale presso l’edificio di controllo idraulico delle opere di laminazione (Casa di Guardia) e potranno essere visibili anche presso la sede del Centro Funzionale dell'Agenzia di Protezione Civile della Regione Abruzzo.
Una volta definite una o più soglie di allertamento, il sistema sarà in grado di inviare a una rubrica appositamente creata messaggi di allerta, anche in caso i malfunzionamenti di componenti, in funzione dei quali si attiverà il cosiddetto “Protocollo Operativo di invaso delle casse”.
Con tutte queste informazioni a disposizione, l’operatore potrà intervenire azionando da remoto una o più paratoie delle 34 paratoie totali presenti nell’impianto, utilizzando apparati per il telecontrollo delle paratoie presso le 5 opere di laminazione e presso le rispettive opere di derivazione e di restituzione, anche essi forniti da CAE al RTI formato da Angelo De Cesaris S.p.A, ALMA C.I.S S.r.l e Colanzi S.r.l.
Il progetto prevede anche la fornitura di servizi fondamentali, in particolare:
- manutenzione;
- attività di rilievo di sezione;
- misure di portata;
- modellazione per la restituzione della variabile portata e del calcolo della scala di deflusso.
Questo ambizioso progetto sarà fondamentale per la difesa idraulica dei territori pescaresi e dimostra ancora una volta l’importanza di integrare il monitoraggio agli interventi strutturali per la mitigazione del rischio alluvionale.