Misure di umidità del suolo e contenuto in acqua del manto nevoso: la rivoluzione parte dai raggi cosmici
febbraio 2022
Si parla spesso delle conseguenze del cambiamento climatico, i dati del 2021 indicano che si è trattato di un anno caratterizzato da andamento climatico ed eventi meteorologici critici, contraddistinto da temperature massime assai elevate, temperature medie superiori a quelle degli anni passati e prolungati periodi di siccità (fonte ISPRA). Arrivando fino a queste settimane, dobbiamo constatare che le attuali disponibilità idriche sono state negativamente condizionate da un inverno finora avaro di significative precipitazioni (fonte ANBI).
Queste situazioni di disagio sono sempre crescenti e sempre di più sono le Istituzioni che necessitano di essere aggiornate sulla disponibilità idrica per poterla gestire al meglio, tenendo in considerazione le diverse esigenze: agricole, industriali, elettriche, domestiche, ecc. Per questo motivo è sempre più importante poter avere dati che consentano di calcolare con precisione la disponibilità idrica, per la quale CAE propone la sonda Finapp, prodotta e brevettata dalla stessa start up innovativa, che utilizza la tecnologia CRNS (Cosmic Ray Neutron Sensing).
Grazie a Finapp, la tecnologia CRNS, da pesante, ingombrante e costosa, per questo utile solo a fini accademici, è diventata un prodotto vero e proprio, adatto a soddisfare diverse esigenze di mercato a costi contenuti e al contempo con un importante livello di innovazione rispetto alle sonde tradizionali, consentendo di misurare l'umidità del suolo e la SWE - Snow Water Equivalent:
- su base areale;
- in profondità;
- in real-time;
il tutto con uno strumento leggero, compatto, eco-friendly, installato sopra il terreno. Un sensore 2 in 1, in quanto l’hardware impiegato per la misura dell’umidità del suolo e della SWE è lo stesso. Ciò implica che con l’acquisto di un unico strumento, sia possibile, per esempio, avere il dato di SWE in inverno per stimare il rischio valanghe e il dato di umidità del terreno in estate per prevedere il rischio incendi o alluvioni (imbibimento del terreno).
CAE, che realizza da decenni sistemi di monitoraggio e allertamento multirischio con finalità di protezione civile, in Italia e all’estero, ha messo a punto una soluzione integrata, ottimizzata in termini di bassi consumi elettrici ed affidabilità complessiva in campo, al fine di proporre la sonda innovativa all’interno delle reti in telemisura sia nuove sia esistenti.
I dati misurati dalla sonda Finapp, integrati in questo modo con quelli degli altri sensori, diventano fondamentali non solo per la stima della disponibilità idrica in estate, grazie al calcolo dell’equivalente di acqua presente nella neve (SWE), ma anche per lo sviluppo di modelli fitopatologici, dimostrandosi uno strumento davvero strategico per il mondo agricolo. Le stesse misure forniscono poi informazioni importanti anche per valutare il rischio di innesco delle valanghe e delle frane, l’evoluzione di possibili alluvioni, la suscettibilità al pericolo di incendi boschivi e di slavine. Insomma, un prodotto molto versatile oltre che innovativo, come dimostrato dall’ottenimento del brevetto.
Per saperne di più scrivi a sales@cae.it o visita il sito di Finapp
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