• IL PROGETTO CAE-HIDROCAPITAL CULMINA NELLA FIRMA DI UN ACCORDO INTERNAZIONALE TRA LA REGIONE SARDEGNA ED IL VENEZUELA PER LA GESTIONE INTEGRATA DELLE ACQUE
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    IL PROGETTO CAE-HIDROCAPITAL CULMINA NELLA FIRMA DI UN ACCORDO INTERNAZIONALE TRA LA REGIONE SARDEGNA ED IL VENEZUELA PER LA GESTIONE INTEGRATA DELLE ACQUE

IL PROGETTO CAE-HIDROCAPITAL CULMINA NELLA FIRMA DI UN ACCORDO INTERNAZIONALE TRA LA REGIONE SARDEGNA ED IL VENEZUELA PER LA GESTIONE INTEGRATA DELLE ACQUE

luglio 2010

Si avvia in veste ufficiale il progetto internazionale di cooperazione tra la Regione Sardegna ed il Venezuela, per lo scambio tecnologico e la gestione integrata delle risorse idriche nel Paese sud-americano.  L’Accordo – che prevede tra l’altro il potenziamento della rete di monitoraggio idro-meteorologico e di qualità delle acque dei principali bacini del Venezuela, soprattutto ai fini idropotabili viene sottoscritto da Enas, ente deputato all’amministrazione delle acque della Sardegna e dall’Istituto Idrologico del Venezuela Hidroven, responsabile della gestione nazionale della risorsa idrica.   La cooperazione tra i due enti si svolgerà attraverso lo scambio periodico di informazioni, finalizzato all’evoluzione delle competenze e alla gestione più efficiente sistemi idrici, con particolare enfasi nella pianificazione delle risorse idriche in caso di crisi. 

L’accordo rende ufficiale l’impegno di ENAS nel trasferimento delle proprie competenze tecnologiche, derivate da un’esperienza decennale nelle problematiche di gestione della risorsa idrica, rafforzata nel recente passato grazie alla partnership con l’azienda CAE di Bologna. Dallo sforzo congiunto, nasce il sistema “boe”, realizzato sia in Sardegna che in Venezuela, come strumento tecnologico per il monitoraggio in continuo della qualità dell’acqua nei diversi livelli di profondità di un bacino.

L’accordo, che ha valenza biennale rinnovabile, è stato firmato dal presidente di ENAS Prof. Sergio Vacca e dal presidente di Hidroven, Ing. Francisco Duran, alla presenza del presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela Hugo Chavez, del ministro degli Affari Esteri italiano Franco Frattini e del ministro per gli Affari Esteri Nicolás Maduro Moros,  nel palazzo di Miraflores in Caracas, sede del Governo del Venezuela e residenza ufficiale del presidente.

Intervista al Prof.  Sergio Vacca presidente di Enas – Ente Acque della Sardegna

D. Cosa rappresenta per il progetto di collaborazione tra Enas e Hidroven l’iscrizione in un più ampio accordo di valenza internazionale tra i due paesi Italia e Venezuela?
R.
La firma dell’accordo corona un percorso di cooperazione avviato tra Enas e Hidrocapital prima (ndr. responsabile della gestione idrica della provincia di Caracas)e Hidroven poi (ndr. responsabile della gestione idrica nazionale) da alcuni anni: un sodalizio basato sul trasferimento di know how dall’esperienza sarda a quella venezuelana e sul confronto delle reciproche acquisizioni, finalizzato all’ottimizzazione gestionale dei dati raccolti ed al continuo perfezionamento del sistema di monitoraggio della qualità dell’acqua a destinazione idropotabile.
L’iscrizione all’interno di un accordo di portata internazionale amplia le prospettive del progetto, sia in termini di estensione della rete sia in termini di potenzialità applicative: il dialogo tra Caracas e la Regione Sardegna mette a disposizione dell’intero Venezuela da una parte e dell’Italia dall’altra un bagaglio di dati sistematizzabili, utili anche per altre applicazioni.

D. Qual’è l’obiettivo di Enas e della Regione Sardegna nella partecipazione a questo progetto?
R. Oggi la Regione Sardegna ha a disposizione una tecnologia evoluta e una solida esperienza decennale nell’ambito della gestione della risorsa idrica, spendibile anche in ambito internazionale.
Questo le consente di avviare collaborazioni con altri Paesi basate sul trasferimento di know how e sulla capacità di programmare e gestire sistemi di monitoraggio della quantità e qualità dell’acqua a scopo irriguo, idropotabile o idroelettrico. Oltre al progetto Venezuelano oggi la Regione Sardegna ha avviato progetti di collaborazione con Afganistan, Giordania, Balcani, Palestina, Marocco e Tunisia.
L’esportazione internazionale del sistema sviluppato in Sardegna da Enas, con il supporto tecnologico di CAE, rappresenta innanzi tutto la possibilità di un affinamento continuo del sistema stesso che si evolve adattandosi a contesti sempre più ampi e diversificati, in secondo luogo la diffusione del sistema comporta una maggiore accessibilità dei dati raccolti e quindi un aumento delle potenzialità dei dati stessi, che possono essere sistematizzati in un contesto molto più ampio e significativo. E questo è un vantaggio per tutti quelli che fruiscono del medesimo sistema.

D. Come è nato e come funziona il sistema di monitoraggio della qualità dell’acqua che oggi Enas esporta in Venezuela?
R. La Regione Sardegna è stata costretta dalla sua situazione morfologica e climatica (scarsità di falde acquifere sotterranee e sei mesi di stagione secca all’anno) a interessarsi in epoca precoce dei problemi relativi all’immagazzinamento e alla gestione delle risorse idriche; negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con l’azienda CAE – interlocutore attento e partner tecnologico ideale – la sua decennale esperienza è sfociata con successo nella messa a punto di un sistema di monitoraggio efficiente e affidabile, che consente l’acquisizione in tempo reale di dati relativi alla situazione meteorologica, alla quantità e alla qualità dell’acqua dei bacini monitorati; con la possibilità di discriminare il prelievo a diversi livelli di profondità dell’invaso.
Il sistema consente l’indagine dei parametri anche attraverso controlli periferici e quindi realizza l’integrazione tra la misurazione manuale e quella in continuo, programmata attraverso i software di gestione: i dati vengono poi messi a sistema e interrogati per ottenere un quadro della situazione reale del momento ma anche per ottenere un’analisi estensibile temporalmente a diversi periodi presi in esame. Una volta registrati, i dati rimangono comunque disponibili per ulteriori consultazioni e possono essere richiamati per essere messi a sistema con i nuovi dati rilevati.
Si viene così a creare un quadro applicativo complesso che estende la sua validità negli anni: il risultato è una gestione sempre più efficiente della risorsa idrica monitorata.

D. Dopo la firma il dialogo continua: quali sono i prossimi passi?
R. Lo scambio di informazioni - da effettuarsi attraverso un aggiornamento periodico - è uno dei termini fondamentali dell’accordo tra Enas e Hidroven. A questo scopo è in programma per luglio la visita di una delegazione Hidroven che si recherà prima in Sardegna in visita alle strutture e poi a San Lazzaro (BO) presso la sede CAE, dove riceverà un aggiornamento professionale sulle modalità operative e i nuovi software gestionali del sistema di monitoraggio idrologico.