Georgia e Azerbaijan: monitoraggio delle acque sotterranee
febbraio 2020
CAE si è aggiudicata una gara che prevede la realizzazione di un sistema di monitoraggio delle acque sotterranee in 6 siti tra Georgia e Azerbaijan, che realizzerà anche grazie al supporto di Hydrodiagnostic, partner ormai consolidato.
L’intervento si colloca all’interno del progetto GEF Kura Project “Avanzamento della gestione integrata delle risorse idriche (IWRM) in tutto il bacino fluviale Kura attraverso l'attuazione delle azioni e piani nazionali e transnazionali concordati". Il programma di azione strategica (SAP) per il bacino del fiume Kura ruota attorno a quattro obiettivi che consistono nel raggiungere:
• un utilizzo sostenibile delle risorse idriche per garantire l'accesso all'acqua e preservare i servizi eco-sistemici;
• l'accesso all'acqua pulita per le generazioni presenti e future e sostenere le funzioni degli ecosistemi nel bacino del fiume Kura;
• il mantenimento dello status di ecosistema in base al quale si forniscono servizi ambientali e socioeconomici essenziali in modo sostenibile modo nel bacino del fiume Kura;
• la mitigazione degli impatti negativi derivanti da inondazioni e cambiamenti climatici su infrastrutture, ecosistemi ripariali e comunità.
Per raggiungere questi obiettivi Georgia e Azerbaijan dovranno, tra le altre cose, "migliorare la scienza per la governance rafforzando i sistemi di monitoraggio, la gestione delle informazioni e l’analisi dei dati per IWRM".
Ciò aumenterà la sicurezza applicata all'acqua/cibo/energia/ecosistema e l'adattamento ai cambiamenti climatici, compresi gli usi congiunti delle acque sotterranee e di superficie.
Per fare quanto sopra descritto servirà una migliore valutazione della distribuzione geografica delle acque sotterranee e superficiali e delle fluttuazioni stagionali, per questo è stato suggerito da un apposito gruppo di lavoro di installare un sistema di monitoraggio delle acque sotterranee nel bacino Alazani (Ganik)-Iori.
Il sistema di monitoraggio in questione sarà utilizzato come pilota per testare l'efficienza e l'efficacia dell'utilizzo di questa tecnologia nella gestione delle acque sotterranee. Due esperti delle rispettive nazioni hanno selezionato i siti più adatti all'implementazione di questo sistema di monitoraggio che consisterà in:
• 6 siti (3 per Paese) dotati di datalogger Mhaster, sistema di trasmissione, pannello solare e batteria oltre a sensori di monitoraggio quali:
- sensori di misura della portata;
- sensori di pressione del livello dell’acqua;
- misuratori di temperatura dell'acqua;
- misuratori di solidi disciolti totali (TDS);
- conduttimetri elettrici ad acqua;
- sensori di misura PH.
• 2 work station (1 per Paese) con software di raccolta e analisi dei dati.
Sono inoltre previste due giornate di formazione per 8 rappresentanti delle Autorità di gestione delle acque sotterranee di entrambi i Paesi; i corsi verteranno sul funzionamento del sistema proposto e sulle sua attività di manutenzione.
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