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Fiume Po: nuovi investimenti a tutela della qualità dell'acqua

marzo 2022

Una nuova sonda multiparametrica per la qualità dell’acqua è stata installata presso la stazione ARPAE di Pontelagoscuro, facente parte della Rete Integrata Regionale idro-meteo-pluviometrica dell’Emilia-Romagna (RIRER).

L’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (ADBPO), di concerto con ARPAE-SIMC, proprietaria della stazione, ha promosso l’installazione e la manutenzione per almeno tre anni della suddetta sonda, in un punto strategico per il monitoraggio del fiume Po, al fine di rilevare parametri chimico-fisici quali: temperatura dell’acqua, conducibilità elettrica, pH, ossigeno disciolto, potenziale Redox, torbidità.  

La misura di tali parametri, come da Decreto Legislativo 152 del 3 Aprile del 2006 “Dlgs 152/2006 Norme in materia di ambientale”, Parte terza, Allegato 5, Tabella 3 “Valori limiti di emissione in acque superficiali e in fognatura”, permetterà di avere riscontro sugli stati di cambiamento del tratto fluviale monitorato.

Grazie ai parametri di base forniti dalla sonda, infatti, si otterranno indicazioni sullo stato delle acque, che andranno analizzate e inquadrate all’interno degli andamenti stagionali, dello storico dei dati, delle fluttuazioni dei valori. In particolare:

- la misura del parametro fisico temperatura dell’acqua consente il monitoraggio e la definizione delle variazioni massime tra temperature medie nelle sezioni del corso d'acqua a monte e a valle di eventuali punti di immissione;

- il parametro fisico conducibilità elettrica viene utilizzato per determinare il grado di salinità dell’acqua, il monitoraggio del quale è essenziale nell'ambito degli scarichi industriali e per determinare l’intrusione del cuneo salino;

- il pH è una misura dell'equilibrio acido-base di una soluzione acquosa. Conoscere questo dato è importante per ogni tipo di valutazione in merito alla qualità dell’acqua, primo tra tutti quello potabile;

- la misura della concentrazione di ossigeno disciolto è necessaria al metabolismo respiratorio di gran parte degli organismi viventi. Rappresenta dunque un parametro fondamentale per definire l’idoneità alla vita di un corpo acquifero e per stabilirne il livello di inquinamento. Un controllo continuo di questo parametro consente di poter registrare le modifiche della sua concentrazione ed essere allertati in tempo utile, prima che gli ecosistemi monitorati subiscano danni irreversibili;

- il potenziale redox è un'unità di misura dell'attività degli elettroni nel mezzo acquoso quando l'acqua entra in contatto con altre sostanze e ha una diretta dipendenza dal pH.  Questi due parametri, uniti alla conducibilità elettrica, definiscono quindi la tendenza di un ben determinato ambiente acquatico a sviluppare reazioni chimiche. Conoscere il potenziale redox è fondamentale per le attività di potabilizzazione legate ai depuratori e al riuso delle acque da esse provenienti, ma anche per definire le caratteristiche di vivibilità dell’habitat acquatico per le specie viventi e quindi del suo grado di inquinamento;

- la misura della torbidità dà indicazioni sulla limpidezza dell’acqua. Il parametro in esame misura la quantità e quindi la concentrazione di particelle sospese in acqua, come microorganismi, silice, fanghi, sostanze organiche, minerali, oli, batteri… La sua determinazione è fondamentale per dare un riscontro sull’inquinamento delle acque e sugli impatti che la presenza di queste particelle hanno sulla vita acquatica.

La necessità è emersa al fine di perseguire le prescrizioni della Direttiva Quadro sulle Acque (DQA), i cui obiettivi evidenziano l’importanza della risorsa idrica dal punto di vista socio-economico e per la quale risulta fondamentale l’individuazione dei corpi idrici e delle relative caratteristiche chimico – fisico – biologiche, nonché del loro livello di alterazione.

Poiché finora le attività di questo tipo di controllo sono state effettuate dagli Enti competenti tramite campagne di misura, ADBPO ritiene che un monitoraggio automatico, in continuo, dei parametri chimico fisici oggetto di queste analisi, possa rappresentare un valido aiuto e uno strumento potente a sostegno di chi giornalmente si occupa di ciò. Infatti, tramite un monitoraggio costante, puntuale, real-time e veloce in termini di restituzione di dati, si possono individuare sversamenti nelle acque superficiali, permettendo così un intervento tempestivo da parte delle autorità competenti, e arricchire dal punto di vista informativo un database che risulterà utile alle azioni di progettazione e pianificazione.

Con l’installazione di questa sonda quindi l’Autorità Distrettuale ha voluto dare il via a una sperimentazione per testare l’efficacia del monitoraggio con sonde multiparametriche fisse a corredo di stazioni idrometriche preesistenti sul Po, consentendo così di:

- ottenere un quadro conoscitivo completo nello stesso punto, che comprende sia i dati quantitativi, legati al livello idrometrico, che qualitativi;

- indagare sulla variazione dei parametri di base, dovuta alle pressioni antropiche, tramite la misura del carico organico, del bilancio dell’ossigeno, dell’acidità, del grado di salinità e del carico microbiologico nonché le caratteristiche idrologiche del trasporto solido;

- valutare l’indice di qualità delle acque del Po con finalità di allertamento tempestivo al superamento di valori limite predefiniti per i parametri rilevati e la tendenza evolutiva conseguente all’attuazione degli interventi pianificati;

- valutare i carichi di inquinanti veicolati dal fiume Po in mare Adriatico;

- avvalersi di un monitoraggio automatico e continuo delle acque e di una trasmissione dei dati rilevati affidabile e tempestiva quale il vettore radio, di cui queste stazioni sono dotate.

I dati rilevati verranno infatti inviati tramite la rete radio di monitoraggio ARPAE, acquisiti e visualizzati sui sistemi in uso al suddetto Ente e resi disponibili ad ADBPO per le successive analisi.


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