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CAE partecipa alla "Conferenza Informale dei Direttori dei Servizi Idro-Meteorologici dei Paesi del Sud Est Europa "

maggio 2014
CAE partecipa alla "Conferenza Informale dei Direttori dei Servizi Idro-Meteorologici dei Paesi del Sud Est Europa "

Il 28 e 29 aprile scorsi CAE ha preso parte alla 13a edizione della “Conferenza Informale dei Direttori dei Servizi Idro-Meteorologici dei Paesi del Sud Est Europa” (ICSEED, Informal Conference of the South East European Directors of Hydro-Meteorological Services), tenutasi a Banja Luka, nella Repubblica Srpska (Bosnia-Erzegovina).
L’ICSEED è un forum regionale di tipo informale, creato su base volontaria dai Direttori dei Servi Idro-Metreologici dei Paesi del Sud Est Europa, sotto gli auspici e nel rispetto delle direttive del WMO, con lo scopo principale di rafforzare la cooperazione regionale nei settori della meteorologia, idrologia e discipline correlate.  I membri ICSEED sono I Direttori dei Servizi Idro-Meteo di: Albania, Bosnia Erzegovina (Federazione di Bosnia-Erzegovina e Repubblica Srpska), Bulgaria, Croazia, Cipro, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Israele, Montenegro, Serbia, Slovenia, Romania, Turchia. WMO ed altri attori ed istituzioni internazionali  (EUMETSAT, ECMWF, Commissione Europea  – DG Allargamento, UNISDR, ICSRB) prendono sempre parte agli incontri.
L’ICSEED è inteso a facilitare, promuovere e rafforzare a livello regionale gli interscambi professionali, il capacity building, il trasferimento di know-how, expertise e tecnologia. Le riunioni ICSEED si tengono una volta all’anno, organizzate a turno da ciascuno dei suoi membri.
In qualità di prima e unica azienda privata ammessa al forum, CAE ha sponsorizzato la 13° edizione dell’ICSEED ospitata dal Servizio Idro-Meteorologico della Repubblica Srpska (Bosnia-Erzegovina) il 28 e 29 aprile scorsi. La conferenza è stata aperta da Stevo Mirjanić, Ministro dell’Agricoltura, delle Foreste e della Gestione delle Acque della Repubblica Srpska, e da Filipe Domingos Freires Lúcio, Direttore del Global Framework for Climate Services (GFCS) – WMO, nella sede del Governo della Repubblica Srpska. Hanno partecipato all’evento i Direttori ed i Vice Direttori dei Servizi Idro-Meteorologici di Bosnia Erzegovina (Federazione di Bosnia-Erzegovina e Repubblica Srpska), Bulgaria, Croazia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia, Slovenia, Romania, Turchia, così come i rappresentanti di alte istituzioni internazionali quali WMO, UNISDR (United Nations Office for Disaster Risk Reduction) , ISRBC (International Sava River Basin Commission). Nell’intervento del Dott. Guido Bernardi, Marketing and Business Development Manager, CAE ha illustrato ai Direttori dei Servizi Idro-Meteo dei Paesi del Sud Est Europa le sue Best Practice nell’early warning multi-rischio  e nel monitoraggio in tempo reale.
I Direttori dei Servizi Idro-Meteo hanno bisogno di dati, non di macchinari: partendo da questa premessa, CAE ha illustrato l’esperienza acquisita in oltre 37 anni di monitoraggio multi-rischio al servizio dei propri clienti, con circa 4.200 stazioni installate in tutto il mondo e un livello di affidabilità nell’acquisizione e trasmissione dati vicina al 100%. Per garantire prestazioni di tale affidabilità, anche e soprattutto in caso di fenomeni estremi, CAE considera quali proprie fondamentali  best practice – ovvero specificità che un cliente dovrebbe sempre richiedere al proprio fornitore di sistemi di monitoraggio: 

  • Eseguire preliminari indagini a campo e preparare specifici disegni tecnici di progetto sulla base dei quali procedure con l’installazione: in questo senso, ogni stazione deve essere installata sulla base di un disegno di progetto specificamente studiato per essa, a seconda dell’ambiente circostante e degli obiettivi di rilevamento della stazione stessa
  • Utilizzare carpenteria metallica e materiali di qualità, così come affidabili e robusti servizi di opere civili, come primo criterio necessario per sistemi solidi e di lunga durata
  • Utilizzare sistemi di comunicazione binari e proprietari: in questo senso, l’esperienza CAE suggerisce l’utilizzo del sistema radio quale migliore comparativamente, perché in grado di garantire la trasmissione di dati in tempo reale anche in caso di sovraccarico delle reti telefoniche (problema importante per i sistema di comunicazione GSM-UMTS durante le emergenze), e non dipendente da specifici intervalli temporali di trasmissione (come è il caso dei sistemi di comunicazione satellitare)
  • Assicurare bassi livelli di consumo energetico e indipendenza dall’alimentazione elettrica, per garantire l’acquisizione e la trasmissione dei dati anche in caso di prolungati malfunzionamenti della cella solare o di assenza di elettricità: anche nel caso di temperature estremamente basse, laddove esiste l’esigenza di proteggere i sensori dal possibile congelamento, l’esperienza CAE suggerisce di utilizzare l’alimentazione esterna solo per scaldare la carpenteria intorno al sensore, e non per alimentare l’intera stazione
  • Effettuare programmi di manutenzione avanzata: l’esperienza CAE dimostra che il servizio di manutenzione è un altro asset cruciale per garantire l’acquisizione e la trasmissione dei dati con un’affidabilità vicina al 100%. L’utente dovrebbe sempre richiedere al fornitore di sistemi di monitoraggio di sottoscrivere specifiche e stringenti clausole di contratto che assicurino l’acquisizione e la trasmissione di dati a livelli di affidabilità significativi, includendo anche il pagamento di penali in caso contrario. CAE è in grado di fornire questo tipo di accordi cliente-fornitore, perché la performance dei sistemi raggiunge quasi il 100% di affidabilità (cioè quasi il 100% dei dati acquisiti e trasmessi in tempo reale).

Da un punto di vista tecnologico, al fine di massimizzare l’investimento del cliente, CAE suggerisce quali ulteriori “best practice” (ovvero asset che il cliente dovrebbe richiedere al fornitore di sistemi di monitoraggio automatici in tempo reale):

  • Una potente tecnologia multi-rischio: la stazione automatica deve essere in grado di supportare ogni genere di sensore, incluse telecamere e altri dispositivi ad alta frequenza di campionamento
  • Estrema inter-operatività con altre tecnologie e protocolli standard internazionali per lo scambio di dati, specialmente a livello di unità centrale
  • Semplicità nell’installazione di nuove funzionalità, facilitando lo sviluppo di nuovi strumenti sia a livello di data-logger (sistema operativo Linux incorporato, che include un pacchetto per lo sviluppo software pronto all’uso) ed a livello di Unità Centrale (potenti servizi-web, incluso pacchetto per lo sviluppo software pronto all’uso).

L’intervento CAE è stato molto apprezzato dalla platea di Direttori, e l’azienda è stata invitata a ripetere e ad approfondire il proprio intervento il prossimo anno, in occasione della 14° edizione dell’ICSEED che si terrà a Tirana (Albania), nonché presso alcuni Istituti Idro-Meteo della regione.