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ARPAS Sardegna avvia la realizzazione della Rete Climatologica Regionale

gennaio 2017

CAE si è aggiudicata la gara pubblica per la realizzazione della “Rete Climatologica Regionale della Sardegna – I° Intervento”, che permetterà di costituire il primo nucleo di stazioni di una rete regionale per il monitoraggio di alcuni dei cambiamenti climatici con il maggiore impatto sulle attività antropiche, come il riscaldamento globale o la variabilità dei regimi delle piogge e dei venti. La rete raccoglierà informazioni utili anche per le attività del Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile, per meglio stimare la frequenza e le caratteristiche degli eventi meteorologici avversi. L'installazione di suddetta rete, consentirà di ripristinare la disponibilità di dati in siti nei quali storicamente erano presenti stazioni di rilevamento meccaniche e dei quali si dispone di serie storiche.

La fornitura, progettata con le finalità di standardizzazione e apertura che contraddistinguono le moderne tecnologie “Made in CAE”, consiste in 11 stazioni climatologiche tra meteorologiche e termopluviometriche che trasmettono i dati alla Centrale Unica di Acquisizione Meteo WeS, in un formato standard e aperto (.xml). Inoltre, il progetto prevede l’implementazione del software per acquisire le osservazioni provenienti dal Sistema Globale di Osservazione (Global Observing System - GOS) dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (WMO). La Rete Climatologica Regionale sarà così in grado di importare dal GOS i dati di qualsiasi stazione appartenente alla regione VI (Europa) e alla regione I (Africa), purché codificati secondo le specifiche del WMO.

ARPAS ha richiesto la massima attenzione al rispetto del valore storico artistico del sito di installazione e alla riduzione al minimo dell’impatto visivo e architettonico generato dalle installazioni, infatti gli edifici ospitanti variano da abitazioni private ad edifici storici da preservare. A titolo di esempio citiamo la stazione di Carloforte, che sarà installata nel terrazzo superiore della Torre di San Vittorio (risalente al XVIII secolo).

Per far fronte a questa esigenza della stazione appaltante, CAE utilizza pali autoportanti che non richiedono l’utilizzo di tiranti. Inoltre, all’interno della gamma di sensori di rilevamento pioggia, saranno installati per la prima volta i nuovi pluviometri PG2 che, pur garantendo i massimi standard di precisione, affidabilità e accuratezza del settore, sono dotati di una bocca ampia solo 200cm2 ed un ingombro limitato, contribuendo a ridurre l’impatto visivo.

Tutti i prodotti e servizi rispetteranno gli standard tecnici del manuale WMO-8 Guide to Meteorological Instruments and Methods of Observation edito dal WMO, del report Initial Guidance to Obtain Representative Meteorological Observations at Urban Sites, del manuale WMO-100 Guide to Climatological Practices edito dal WMO, nonché gli standard di qualità, sicurezza, ergonomia e comunicazione indicati dalla normativa italiana ed europea, ivi compresa la marcatura CE.