Emilia-Romagna: presentati il Rapporto IdroMeteoClima 2024 e i nuovi Direttori Generali della Regione
Mercoledì 16 luglio 2025, si è tenuto a Bologna l'evento di presentazione del Rapporto “IdroMeteoClima” curato da Arpae e relativo al 2024 che contiene gli ultimi dati sull’andamento meteorologico, climatico, idrologico e marino-costiero in Emilia-Romagna. Temperature record, piogge abbondanti, ondate di calore e alluvioni. Il 2024 è stato l’anno più caldo in Emilia-Romagna dal 1961, con un’anomalia di +1,6 °C rispetto alla media storica e un incremento delle notti tropicali e delle giornate con forte disagio bioclimatico, con 19 giorni in pianura e fino a 54 in ambito urbano. Un quadro reso ancora più critico dalle precipitazioni: mai così abbondanti da oltre sessant’anni – oltre 1.200 millimetri su base annua – con numerosi episodi intensi, inclusi eventi orari superiori a 30 millimetri e piogge giornaliere estreme. Complessivamente sono stati 19 gli eventi meteo rilevanti: temporali, grandinate, un tornado, ondate di calore e due drammatiche alluvioni. In crescita anche i livelli delle acque sotterranee.
Ad aprire i lavori, la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini: “I cambiamenti climatici non sono più una previsione lontana, ma una realtà già in atto, che modifica profondamente il nostro territorio, i nostri ecosistemi e la vita quotidiana delle persone. La politica ha il dovere di riconoscere questa sfida e affrontarla con strumenti nuovi, mettendo al centro la sicurezza delle comunità e la tenuta del territorio. Dobbiamo rivedere le nostre politiche urbanistiche, agricole, di gestione delle risorse idriche e di protezione civile. Serve un approccio integrato, che unisca prevenzione, pianificazione, gestione del rischio e capacità di intervento, e che coinvolga cittadini, istituzioni e imprese in un percorso condiviso e lungimirante”.
“L’Emilia-Romagna– prosegue– è già al lavoro su questo fronte, ma il nostro obiettivo è accelerare ancora, rafforzando gli strumenti di pianificazione, il coordinamento tra enti locali e tecnici, la manutenzione del reticolo idrografico e gli interventi strutturali per la messa in sicurezza del territorio. È una sfida impegnativa, che richiede responsabilità, scelte chiare e un impegno condiviso”.
“Con il Rapporto, che curiamo ogni anno- spiega Pier Paolo Alberoni, responsabile della Struttura Idro-Meteo-Clima di Arpae - forniamo un’analisi di dati e indicatori fondamentali per descrivere l’evoluzione nel tempo del clima dell’Emilia-Romagna. Si tratta di aspetti molto importanti per la tutela ambientale e per il supporto alle politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, alla pianificazione territoriale e alle attività di protezione civile”.
Paolo Ferrecchi – nominato nello stesso giorno Direttore Generale di Arpae - ha annunciato il potenziamento in programma della sensoristica per il monitoraggio. A seguire, Cinzia Alessandrini - Responsabile Servizio Osservatorio Clima, Arpae Emilia-Romagna- è entrata nel merito delle linee che hanno guidato la redazione del rapporto, sottolineando come “il continuo miglioramento delle reti di monitoraggio, la lavorazione dei dati e la trasformazione in conoscenza ci aiuta a migliorare la gestione degli eventi.”
“Obiettivo di questo rapporto è rendere i dati fruibili a una platea di soggetti sempre più ampia: non solo i tecnici di settore e i professionisti, ma arrivare anche ai cittadini.” riprende Valentina Pavan - I.F., Servizio Osservatorio Clima, Arpae Emilia-Romagna - entrando nel merito dei contenuti.
Il Rapporto IdroMeteoClima – dati 2024 è scaricabile nella sua versione integrale cliccando qui.
Cogliamo l’occasione per augurare buon lavoro a Paolo Ferrecchi, nominato Direttore Generale di Arpae (Agenzia Prevenzione Ambiente Energia Emilia-Romagna), e a Massimo Camprini,nominato Agenzia per la Sicurezza territoriale e Protezione civile.
Torna all'indice delle notizie