Le Autorità di bacino italiane e internazionali a confronto
Dal 19 al 23 maggio Parma è stata la Capitale internazionale dell’Acqua 2025 grazie al ricco calendario di eventi ufficiali programmati nell’ambito della manifestazione Euro-INBO 2025, si tratta della ventiduesima edizione, organizzata in modalità itinerante nei diversi Paesi e quest’anno in Italia, grazie all’impegno diretto dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (ADBPO) in sinergia con l’Amministrazione comunale di Parma e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e in partnership con la Repubblica Francese, l’Ufficio Francese per la Biodiversità (OFB) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO). La manifestazione riunisce annualmente i massimi esperti internazionali sul tema della risorsa idrica e ha visto arrivare nel capoluogo emiliano centinaia di addetti ai lavori da ogni parte del mondo per confrontarsi sul presente e sul futuro dell’acqua nel pianeta e nell’Unione Europea da molteplici prospettive.
Rappresentanti degli Stati membri dell'UE, delle direzioni e amministrazioni idriche nazionali, regionali e locali, delle autorità distrettuali idrografiche e delle organizzazioni di bacino, e più in generale degli stakeholder coinvolti nella gestione dei bacini idrografici, hanno scambiato esperienze sull'attuazione della Direttiva Quadro sulle Acque (WFD), delle sue "Direttive Figlie" e di altre politiche, direttive e regolamenti correlati. La conferenza è stata aperta anche ai delegati dei paesi candidati all'adesione all'UE, dell'Europa orientale, dei Balcani, del Caucaso e dell'Asia centrale, nonché dei paesi limitrofi interessati alle politiche, agli strumenti e alle metodologie dell'UE per la pianificazione della gestione integrata delle risorse idriche (IWRM) a livello di bacino. Vista la centralità della risorsa idrica negli equilibri sociali economici ambientali questo evento ha avuto l’obiettivo fondamentale di generare un vicendevole scambio e un proficuo confronto in grado di integrare prospettive e conoscenze globali con ripercussioni anche locali.
5 le principali tematiche affrontate nel corso della manifestazione:
1. Verso un più efficiente uso della risorsa idrica in agricoltura, per una maggiore resilienza a supporto della sicurezza alimentare.
2. Adattamento ai cambiamenti climatici: come migliorare la prevenzione e la gestione del rischio alluvionale?
3. Adattamento ai cambiamenti climatici: come prevenire e migliorare la gestione della siccità?
4. Verso un buono stato ecologico delle acque: contrasto agli inquinanti emergenti e soluzioni innovative.
5. Restituire spazio ai fiumi per l'uomo e la biodiversità. Sinergie con la DQA.
L’evento si è aperto il 19 maggio alle ore 15.00, presso il Palazzo del Governatore, Piazza Garibaldi, con la full immersion di lavori della prima sessione introduttiva. Le Autorità di bacino italiane e INBO si sono confrontate sui seguenti argomenti:
- le Best Practices nei diversi Paesi per la pianificazione ed applicazione delle direttive comunitarie;
- l’attuazione della Direttiva UE sulle Acque (WFD) a livello di bacini nazionale e transfrontalieri: benefici della gestione integrata di acqua, energia, cibo ed ecosistemi.
Il padrone di casa Alessandro Bratti, Segretario Generale di ADBPO, ha aperto il focus con un intervento sul ruolo fondamentale rivestito dalla risorsa idrica negli equilibri, sociali economici, ambientali della vita delle comunità ed in particolare nel distretto del fiume Po.
Di seguito, moderati dal giornalista Andrea Gavazzoli, sono intervenuti: il Segretario Generale di INBO Eric Tardieu, che ha relazionato sull’attuale contesto della gestione della risorsa in Europa illustrando aggiornamenti e prospettive comuni; per il MASE, Angiolo Martinelli, che ha dettagliato il tema dell’applicazione delle direttive comunitarie, mentre Silvano Pecora ha presentato il progetto SIM un sofisticato e utile programma innovativo di monitoraggio realizzato con fondi PNRR.
Successivamente la tavola rotonda dove, oltre ai rappresentanti di INBO, sono intervenute le Autorità di bacino italiane e internazionali, moderati dal giornalista Andrea Gavazzoli: Costantino Azzena, Direttore generale Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna; Gaia Checcucci, Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale; Donato Sollitto, Funzionario tecnico Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale; Miguel Polo Cebellán, Presidente di MENBO (Mediterranean Network of Basin Organisations).
All’incontro ha partecipato anche l’imprenditore Guido Bernardi, Presidente di CAE S.p.A., azienda leader nello sviluppo dei sistemi avanzati per il monitoraggio degli eventi meteo climatici e partner dell’evento, intervenuto sulle potenzialità offerte dalla tecnologia nella prevenzione dei fenomeni.
In chiusura, l’intervento di Francesco Tornatore, dirigente di ADBPO, che ha illustrato Life Climax Po, progetto che promuove l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione intelligente delle risorse idriche nel distretto idrografico del fiume Po, implementando le misure della strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, adattate alle caratteristiche locali e alle peculiarità climatiche su scala distrettuale.
Al termine dei 3 giorni di “Euro-INBO”, che hanno visto oltre 300 partecipanti complessivi, Alessandro Bratti è stato nominato nuovo Coordinatore Generale dell’International Network of Basin Organizations (INBO), lascerà il ruolo di Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (MASE) per assumere la guida dell’organizzazione internazionale per la promozione e il sostegno all'attuazione della gestione integrata delle risorse idriche nei bacini fluviali, nei laghi e nelle falde acquifere nazionali e transfrontaliere. Facciamo le congratulazioni al Dott. Bratti per l’importante traguardo raggiunto e gli auguriamo buon lavoro!
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