Evento sul rischio idrogeologico presso Unindustria Bologna
Il cambiamento climatico è in corso. Gli obiettivi delle misure di mitigazione, anche di quelle più ambiziose e condivise dalla quasi totalità dei paesi del mondo, non sono più di fermarlo ma solo di rallentarlo. Con il cambiamento climatico aumentano i fenomeni meteorologici estremi e di conseguenza, a parità di altre condizioni, anche il rischio idrogeologico a cui è esposto il nostro territorio.
Una risposta particolarmente efficace alla mitigazione di tale rischio, che rientra fra le politiche di adattamento e completa l’azione delle misure strutturali di protezione passiva, è la costruzione di comunità resilienti. E costruire la resilienza significa mettere in campo azioni non strutturali: piani efficaci di protezione civile comunale, formazione e informazione del cittadino, impiego di tecnologia per il monitoraggio e l’allertamento e tanto altro.
Il 25 novembre Unindustria Bologna promuove un momento di riflessione e dibattito in cui fare il punto sull’attuazione di azioni non strutturali per la mitigazione del rischio idrogeologico, ripercorrendo l’esperienza del territorio, dal punto di vista di industria, professioni, accademia ed amministrazione. Sarà occasione per incoraggiare un confronto operativo su tali temi con le Istituzioni nazionali, per meglio individuare il contributo che le misure non strutturali – autonome o collegate a interventi strutturali e volte alla mitigazione del rischio residuo – possono dare alla riduzione del rischio idrogeologico, obiettivo su cui si focalizza l’attività del Governo e al cui raggiungimento lavora la Struttura di missione #italiasicura. All’interno di questo prestigioso contesto che prevede la partecipazioni di molte Autorità di rilievo, anche CAE, nella persona di Guido Bernardi, avrà l’onore di prendere parte alla tavola rotonda.
I posti sono limitati, per scaricare il programma e registrarsi al convegno clicca qui.