• Dati previsionali e pluviometri simulati: il caso della Regione Basilicata
    CAE MAGAZINE n.9 - novembre 2016
    Dati previsionali e pluviometri simulati: il caso della Regione Basilicata

Dati previsionali e pluviometri simulati: il caso della Regione Basilicata

Dati previsionali e pluviometri simulati: il caso della Regione Basilicata

La rete idrometeorologica della regione Basilicata, nata nel 1991, ha da poco concluso una fase di ammodernamento. Il dipartimento Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità della Regione ha promosso un progetto di potenziamento e manutenzione della rete di monitoraggio idropluviometrico in tempo reale.

Il principale obiettivo è stato l’ampliamento del quadro conoscitivo, per migliorare la capacità di fronteggiare eventi estremi, come le eccezionali nevicate del febbraio 2012 e l’alluvione del Metapontino del marzo 2011, durante i quali si è evidenziata un’ancora insufficiente densità di monitoraggio idropluviometrico, intesa come stazioni/km2, in Basilicata.

Per raggiungere questo obiettivo, il progetto lucano è stato caratterizzato da una particolare personalizzazione che si concretizza nell’utilizzo di dati previsionali e di pluviometri simulati.

Il sistema ha la nuova capacità di gestire dati previsionali futuri a 72 ore, permettendo di scalare i dati areali contenuti nei file previsionali aventi estensione “.grib” e di legare la misura previsionale al dato puntuale di una stazione dislocata sul territorio. Analogamente ai dati in tempo reale, la procedura permette di valutare il livello di rischio pluviometrico in base alle soglie calcolate; in questo modo è possibile allertare i funzionari dei vari Comuni e gli operatori dell’Amministrazione preposti, tramite l’invio di messaggi di allarme preimpostati.

L’analisi dei rischi ai quali il territorio è sottoposto, avviene a partire dai dati di 70 pluviometri reali e di 131 pluviometri simulati, uno per ogni Comune afferente al territorio della Regione Basilicata. Per questi ultimi, il software del sistema, genera dei valori, che si basano sull'interpolazione dei dati pluviometrici misurati validi, con il metodo dei poligoni di Thiessen. Anche per queste stazioni vengono “letti” i dati previsionali, che sono disponibili come gli altri sui software di visualizzazione cartografica e di allerta, settati per mandare allarmi anche sulla base di queste informazioni.

Inoltre, in questo contesto di potenziamento, sono state fornite ed installate stazioni Mhaster, le quali, oltre ad essere integrate nel sistema SIR20 esistente, possono operare nel nuovo sistema CAE MHAS, che porta con sé un’estrema apertura e flessibilità d’utilizzo, oltre a lasciar spazio ad un’eventuale integrazione delle stazioni per monitorare contesti di rischio differenti, come frane, incendi, radioattività, ecc.