Palermo, Congresso Nazionale dei Geologi: il ruolo del professionista nella riduzione del rischio idrogeologico

23-24 maggio, Palermo| Si è svolto a Palermo il Congresso dei Geologi Italiani dal titolo Terra! Sfide, innovazione, prospettive. CAE ha sostenuto questa due giorni di appuntamenti dedicati all’approfondimento delle nuove sfide contemporanee relative alle geo-risorse, all’ambiente, all’energia, ai cambiamenti climatici, alle infrastrutture, alla pianificazione e gestione dei rischi ed alla formazione.

Sono state coinvolte autorevoli voci tra Istituzioni, Professionisti e Ricercatori sempre nell’ottica di creare sinergie e condivisione di intenti su tematiche quantomai attuali e prioritarie.

La cerimonia d’apertura si è tenuta nell’Antico Palazzo Reale dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana e ad aprire il Congresso è stato il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi Arcangelo Francesco Violo.

Il Presidente ha iniziato ricordando la strage di Capaci, occorsa proprio il 23 maggio di trentadue anni fa, in cui hanno perso la vita per mano della mafia il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, agenti della scorta, rinnovando l’impegno e l’auspicio ad agire per la legalità.

Sono intervenuti e hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento i Presidenti e i Consiglieri degli Ordini Regionali dei Geologi, i Presidenti Nazionali e i loro delegati degli Ordini e dei Collegi della Rete Professioni Tecniche (RPT) e di ProfessionItaliane, il Presidente Stefano Poeta e i Rappresentanti di EPAP, ed in particolare il Consiglio dell’Ordine della Sicilia, il Presidente Mauro Corrao e il Vicepresidente Davide Siragusano e il Consiglio Nazionale dei Geologi, e la Fondazione Centro Studi del CNG. Violo ha poi ringraziato tutti i Relatori, le Autorità in rappresentanza di Istituzioni ed Enti, i Ministri, Viceministri, Sottosegretari e Parlamentari Nazionali ed Europei che hanno partecipato al Congresso.

Centrale nell’introduzione ai lavori congressuali del Presidente il ruolo del geologo, “profondamente mutato in questi anni, anche a causa di una serie di condizioni congiunturali di natura economico-sociale e di eventi estremi sempre più frequenti, circostanze che hanno ancor di più evidenziato la necessità di figure tecniche specializzate, in grado di intervenire e gestire situazioni di elevata complessità, quali l’emergenza climatica, le problematiche relative alle georisorse, la crisi energetica, ma anche competenti per la pianificazione territoriale, la rigenerazione urbana e la riqualificazione ambientale.”.

Esaurita la parte istituzionale, la giornata di venerdì 24 era rivolta all’approfondimento delle tematiche oggetto del congresso. Nella mattinata i protagonisti dei quattro talk si confrontati sulla sostenibilità delle costruzioni e infrastrutture, sulla pianificazione e gestione dei rischi naturali oltre l’emergenza, sulle geo-risorse nell’era dei cambiamenti climatici e della transizione energetica e sullo stato ed evoluzione della professione. Dopo la pausa, attraverso tavoli tematici si è discusso di materie prime ed energia, di tutela ambientale, delle acque e dei nuovi indirizzi per la pianificazione e la gestione dei rischi.

La figura del geologo -come ha sottolineato il Presidente Violo- mantenendo elevati standard di professionalità e di specificità tecniche, ha conquistato spazi sempre maggiori nella considerazione pubblica, anche grazie a qualificati interventi in tutti i contesti in cui il Consiglio Nazionale ha potuto fornire il proprio contributo ponendosi quale interlocutore dei decisori politici e tenendo alta l’attenzione dei mezzi di comunicazione su tematiche di particolare interesse nazionale e internazionale.

  

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