• La frana in Valtellina e il Progetto ARMOGEO: il monitoraggio frane della Regione Lombardia - IL VIDEO
    CAE MAGAZINE n.83 - Febbraio 2024
    La frana in Valtellina e il Progetto ARMOGEO: il monitoraggio frane della Regione Lombardia - IL VIDEO

La frana in Valtellina e il Progetto ARMOGEO: il monitoraggio frane della Regione Lombardia - IL VIDEO

Il sesto episodio del podcast “Può la tecnologia salvare il mondo? La mitigazione dei rischi ambientali in epoca di cambiamento climatico”, dal titolo “La frana in Valtellina e il Progetto ARMOGEO: il monitoraggio frane della Regione Lombardia”, torna sul tema della mitigazione del rischio idrogeologico nelle aree montane partendo dall’analisi del tragico evento del 1987 in Valtellina, raccontandolo proprio con le voci di chi ha vissuto la frana in prima persona. Questi racconti sono fondamentali per capire come la Regione Lombardia ha risposto alla vulnerabilità del territorio, sviluppando la prima rete regionale italiana ed europea per il monitoraggio delle frane, il Progetto ARMOGEO.

Tra i grandi e gravi fenomeni alluvionali avvenuti in Italia particolare clamore suscitò nel luglio del 1987 l'alluvione che si verificò in Valtellina, Lombardia, dove, in un piccolo fazzoletto di terra, la furia improvvisa delle acque quantificate in oltre 40 milioni di metri cubi si abbatté sul crinale in Val Pola. Il conseguente dilavamento di enormi quantità di rocce e di fango, unito all'impetuosità dei flussi, travolse le aree sottostanti in soli 23 secondi, facendo scomparire interi paesi come Tartano e Valdisotto, che ora rimangono a 30 mt sottoterra. Il bilancio delle vittime fu pesantissimo 53 morti, migliaia di sfollati e danni per oltre 4.000,00 miliardi delle vecchie lire.

Il primo dei protagonisti di questa puntata è proprio il Sindaco di Valdisotto, Alessandro Pedrini, il quale sottolinea, da un lato il profondo senso di impotenza di fronte a quella forza incontrollabile della natura, dall’altro la reazione composta e coraggiosa della popolazione che con grande dignità portò i primi soccorsi e si diede da fare per ripartire.  

Il ricordo, in chi ha vissuto quei momenti terribili, è ancora estremamente vivido, come emerge dai racconti dei testimoni. Matteo Sambrizzi nel 1987 aveva 13 anni e ricorda la prima vittima del suo paese, travolta dalla prima colata di detriti verso le 18.00: un signore che stava cercando di tenere recintato il fiume.

«Abbiamo visto la frana scendere, risalire sull'altro versante e abbiamo visto anche quest'onda d'urto che procedeva veloce verso la frazione di Aquilone che non era evacuata perché ritenuta sicura, essendo distante più di 2 km dalla zona di frana. Ci siamo guardati in faccia, ci siamo resi conto del pericolo, siamo scappati dalla porta sul retro e ci siamo messi in salvo proprio per pochi secondi.» - racconta invece Luigi Bonetti.

Ancora oggi le alluvioni e l’aggravarsi dei fenomeni da dissesto idrogeologico rimangono un pericolo estremamente attuale, tuttavia, come ci racconta il Sindaco di Tirano, Franco Spada,la tragedia segnò l’inizio di un maggiore interesse e di una maggior attenzione rispetto al tema del dissesto idrogeologico in Italia. Dalla legge n. 102 del 1990, la “Legge Valtellina”, vennero finanziati importanti interventi di riassetto idrogeologico in provincia di Sondrio e successivamente sull’intero territorio italiano. Non scontato neanche il lavoro delle imprese che si inventarono costruttrici di imponenti opere di difesa idraulica, che necessitano di costante manutenzione. Inoltre, il cambiamento climatico, sottolinea sempre Spada, genera la preoccupazione che fenomeni meteorologici di particolare importanza arrivino d'impatto, e sta modificando il microclima e il clima in ambito montano che è un ambito particolarmente fragile.

Proprio sul tema della mitigazione dei rischi, attraverso il progetto ARMOGEO del Centro di Monitoraggio Geologico di ARPA, la Lombardia monitora in tempo reale 45 frane attraverso 875 sensori, come spiega il Direttore Generale di ARPA Lombardia Fabio Cambielli. Nella sfortuna, sottolinea Cambielli, è stata intravista la possibilità di fare una grande esperienza, fino a realizzare un'organizzazione specializzata che è motivo di grande orgoglio. Il Progetto coinvolge 15 Comuni, sei Province Sondrio, Como, Lecco, Bergamo, Brescia e Pavia con un altissimo numero di reti di monitoraggio gestite dal Centro di Monitoraggio Geologico regionale dell'agenzia ARPA in stretta collaborazione coi partner tecnici come CAE.

Il suo Responsabile, Luca Dei Cas, racconta come ARMOGEO sia stata la realizzazione di una visione del Legislatore che nel 2013, memore del disastro in Valtellina, intuisce la necessità di creare un unico centro di monitoraggio regionale per l’intera Lombardia. Questo consente, in particolare, di poter disporre di personale altamente specializzato e competente che dispone di alta tecnologia e strumentazione che permette la gestione di più di un dato al secondo.

Gli Assessori Regionali Gianluca Comazzi, Territorio e Sistemi Verdi e Giorgio Maione, Ambiente, sottolineano come a livello politico la difesa del suolo e il contrasto al dissesto idrogeologico siano una priorità assoluta a garanzia della sicurezza dei cittadini e dell'ambiente. Negli ultimi 5 anni la Regione ha investito oltre un miliardo di euro in difesa dei territori e nelle risorse, anche umane e professionali, a conferma del fatto che la connessione tra esperti e professioni e istituzioni è fondamentale.

Un sistema capillare che diventa uno strumento di prevenzione strategico in mano ai Sindaci, come evidenzia Laura Albani di ANCI. Sono i primi diretti responsabili della sicurezza dei cittadini e hanno la necessità di acquisire informazioni dettagliate e quanto più accurate e riferite al proprio territorio rispetto a quello che potrebbe accadere.

CAE ha sostenuto fin da subito il progetto ambizioso di Regione Lombardia. Il Presidente di CAE Guido Bernardi sottolinea l’importanza dello sviluppo di sistemi che aumentino la sicurezza dei territori attraverso le singole stazioni che fino a tempo fa erano stazioni di raccolta dati e che, da alcuni anni, sono sempre di più dei presidi attivi del territorio.

Nel podcast e nel video sono intervenuti: Alessandro Pedrini – Sindaco di Valdisotto (SO); Matteo Sambrizzi – testimone oculare frana in Valtellina; Luigi Bonetti – testimone oculare frana in Valtellina; Franco Spada – Sindaco di Tirano (SO); Fabio Cambielli – Direttore Generale – ARPA Lombardia; Luca Dei Cas – Responsabile Centro di Monitoraggio Geologico Regionale – ARPA Lombardia; Gianluca Comazzi – Assessore al Territorio e Sistemi Verdi – Regione Lombardia; Giorgio Maione – Assessore all’Ambiente e Clima – Regione Lombardia; Laura Albani – ANCI; Guido Bernardi – Presidente di CAE S.p.A. Conduce il giornalista Andrea Gavazzoli. 

Per riascoltare l’episodio n.6 visita le pagine di SPOTIFY, SPREAKER e YOUTUBE.

Da oggi è disponibile anche il video riassuntivo dell’episodio n.6 a questo link.




Torna all'indice delle notizie