• Intervista a Paolo Masetti: l’Intelligenza Artificiale come nuova tecnologia in aiuto dei Comuni
    CAE MAGAZINE n.81 - Dicembre 2023
    Intervista a Paolo Masetti: l’Intelligenza Artificiale come nuova tecnologia in aiuto dei Comuni

Intervista a Paolo Masetti: l’Intelligenza Artificiale come nuova tecnologia in aiuto dei Comuni

Intervista a Paolo Masetti: l’Intelligenza Artificiale come nuova tecnologia in aiuto dei Comuni

16 novembre, Firenze | Paolo Masetti, Delegato ANCI alla Protezione Civile e Sindaco di Montelupo Fiorentino, interviene su CAE Magazine a margine dell’incontro “Io non rischio più - L’intelligenza Artificiale Nei Piani di Protezione Civile Comunali”, tenuto il 16 novembre presso l’Earth Technology Expo a Firenze. Masetti ci racconta in che modo l’Intelligenza Artificiale può contribuire a fornire supporto decisionale e ad agevolare una comunicazione più rapida ed efficace durante le emergenze. Ma l’Intelligenza Artificiale da sola è solo uno strumento: per questo motivo alcuni esperti la definiscono “Intelligenza Aumentata”, per sottolineare la sua funzione di supporto decisionale per l’intelligenza umana. Oltretutto, per funzionare correttamente l’IA ha bisogno di una mole straordinaria di dati, che può essere ricavata da strumentazioni come quelle fornite da CAE.

Al termine dell’incontro Masetti ha voluto ricordare proprio l’alluvione che pochi giorni prima aveva colpito la sua stessa regione, la Toscana, in particolare nella zona di Prato. “Questo incontro si è svolto in una manifestazione che si inserisce in un contesto post-emergenziale. – ha spiegato Masetti – In Toscana abbiamo vissuto momenti difficili a causa di un evento clamoroso dal punto di vista meteo, che ha colpito moltissimi Comuni, e che anche ora ne vede ancora molti impegnati nel post-emergenza”. 

Paolo Masetti, di cosa ha bisogno oggi il nostro Sistema di protezione civile nazionale?
Bisogna ricordare che il nostro è un Sistema che viene invidiato in tutto il mondo, ed è composto dal livello nazionale, il livello regionale, il livello metropolitano e il livello di area vasta – ognuno dei quali dà risposte importanti ai cittadini nei momenti critici. A questi livelli va aggiunto il livello comunale, che ha difficoltà a rispondere al mandato normativo, perché i Comuni sono in difficoltà economiche, hanno poche risorse umane, poche risorse strumentali, e sono di fatto i primi a intervenire in caso di emergenza. Questa è la ragione per cui ANCI Nazionale ha chiesto al governo di inserire nella legge di bilancio un fondo di protezione civile che potenzi i sistemi territoriali locali, una richiesta già peraltro prevista dal Codice di Protezione Civile, eppure in gran parte – o meglio, quasi del tutto – inattuata. Grazie al potenziamento dei sistemi locali, noi siamo in grado di dare una risposta efficace ed efficiente in attesa che arrivino i rinforzi dal livello metropolitano, provinciale, regionale o nazionale. L’incontro di stamani aggiunge una ciliegina sulla torta, cioè la possibilità di utilizzare strumenti tecnologici avanzati che consentano di essere di supporto alle decisioni e di arrivare più facilmente ai cittadini che devono sviluppare una consapevolezza del rischio, che forse in questo momento ancora manca. 

Quali sono gli strumenti tecnologici avanzati in grado di dare supporto alle decisioni?
In particolare, oggi si è parlato di Intelligenza Artificiale, anzi, più propriamente di “Intelligenza Aumentata” – uno strumento che è anche un po’ vituperato, di cui si parla con grande preoccupazione, che però potrebbe essere capace di estrarre, dalla grande mole di dati di che proviene dai Piani di Pianificazione di Protezione Civile, le risposte a quelle domande che spesso si pone il cittadino. Domande come: “Cosa devo fare? Come mi devo comportare? Cosa rischio?”. Sono domande semplici, a cui però si può rispondere con difficoltà, se si accede in maniera tradizionale alle fonti. Se invece ci fosse uno strumento come un’Intelligenza Artificiale, opportunamente addestrato e specializzato in tal senso, potremmo riuscire a interrogare le banche dati e a ricevere risposte con un linguaggio chiaro e naturale.

Per l’intervista video clicca qui.





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