• Intervista al Prof. Nicola Casagli: l’importanza del monitoraggio frane e di una corretta comunicazione
    CAE MAGAZINE n.80 - Novembre 2023
    Intervista al Prof. Nicola Casagli: l’importanza del monitoraggio frane e di una corretta comunicazione

Intervista al Prof. Nicola Casagli: l’importanza del monitoraggio frane e di una corretta comunicazione

16 novembre, Firenze | Nicola Casagli, Professore all’Università di Firenze e Chair del World Landslide Forum, che quest’anno si è tenuto proprio nel capoluogo toscano, è intervenuto su CAE Magazine per spiegare l’importanza e le innovazioni del monitoraggio frane.

Professor Casagli, che cos’è il World Landslide Forum?
Questa è la sesta edizione del World Landslide Forum, il forum mondiale sulle frane, un evento che riunisce scienziati tecnici, professionisti, settore privato e decisori politici per unire le forze per un obiettivo comune, che è quello della riduzione del rischio e quindi dei danni che fanno le frane a livello globale, con una particolare attenzione ai paesi in via di sviluppo.

Perché il monitoraggio frane è importante in un Paese come l’Italia?
Il monitoraggio frane è assolutamente importante per ridurre il rischio, soprattutto nelle aree fortemente urbanizzate come il territorio italiano. Fortunatamente in Italia siamo all’avanguardia nello sviluppo di tecnologie per il controllo del territorio e per il monitoraggio delle frane, partendo da tecnologie satellitari – quindi con l’uso dei satelliti del programma europeo Copernicus – ma anche attraverso le reti di monitoraggio a terra, come le reti pluviometriche che misurano le piogge, che sono la principale causa d’innesco delle frane; ma anche reti di monitoraggio geologico e geotecnico in cui si va a misurare direttamente il movimento della frana; oppure la presenza di acqua nel sottosuolo, lo stato di umidità del suolo. L’integrazione di dati da terra con dati satellitari o da piattaforma aerea è di fondamentale importanza.

Quali sono le prospettive per il futuro, a fronte del cambiamento climatico?
Il cambiamento climatico ci pone delle nuove sfide, perché con un incremento delle temperature entrerà molta più energia nel ciclo idrologico. Non ci si aspetta un incremento delle piogge totali, ma un’intensificazione degli eventi meteorologici estremi, cioè di eventi concentrati, nubifragi, che possono causare effetti al suolo molto gravi, in zone ristrette, con grandi difficoltà di preavviso. Per questo è necessario organizzarsi prima, attraverso reti di monitoraggio, il perfezionamento del sistema di allertamento nazionale – che è già molto buono ma che ovviamente può essere migliorato, e contiene intrinsecamente aspetti di incertezza che devono essere gestiti e comunicati. Il sistema di allertamento nazionale va poi associato a un piano di azione, nello specifico ai Piani di Protezione Civile, che devono essere portati a conoscenza dei cittadini, i quali, in caso di allerta, devono sapere prima esattamente come comportarsi. 

Per l’intervista video clicca qui



Torna all'indice delle notizie