• Integrazione di opere e misure non strutturali: il nuovo sistema di monitoraggio per la cassa di espansione sul fiume Panaro
    CAE MAGAZINE n.8 - settembre 2016
    Integrazione di opere e misure non strutturali: il nuovo sistema di monitoraggio per la cassa di espansione sul fiume Panaro

Integrazione di opere e misure non strutturali: il nuovo sistema di monitoraggio per la cassa di espansione sul fiume Panaro

Integrazione di opere e misure non strutturali: il nuovo sistema di monitoraggio per la cassa di espansione sul fiume Panaro

CAE si aggiudica la fornitura, l’installazione e l’attivazione di un sistema di monitoraggio delle pressioni interstiziali della cassa di espansione sul fiume Panaro nel territorio del Comune di San Cesario sul Panaro (MO), con volume utile complessivo 25.000.000 m3. L’aggiudicazione di questa gara, nella quale sono state valutate le 5 diverse offerte pervenute all’amministrazione appaltante, rappresenta un’importante opportunità di consolidamento del rapporto con AIPO.

Lo scopo del progetto è il controllo delle pressioni interstiziali all’interno dei corpi arginali e dei terreni di fondazione dell’opera, sia durante l’esecuzione degli invasi sperimentali, finalizzati al collaudo dell’opera, sia durante l’esercizio della stessa, al fine di una costante verifica della corretta tenuta della cassa nel corso del tempo. I sondaggi realizzati per l’installazione dei piezometri, andranno inoltre ad accrescere il quadro delle conoscenze litologiche e stratigrafiche ora disponibili per i terreni di fondazione e per quelli costituenti gli argini dell’invaso.

L’area di monitoraggio copre una dimensione di circa 16 Km2 e i punti di monitoraggio piezometrico puntuale sono sparsi sull’intera area di interesse. Si tratta di uno di quei contesti dove disporre di un’estesa famiglia di prodotti per le telecomunicazioni è risultato fondamentale per CAE. Infatti il sistema proposto è dotato di moduli di comunicazione a corto raggio WSN (Wireless Sensor Network) basati sulla tecnologia wireless, e di moduli di comunicazione a medio raggio ACTI-Link, basati sulla tecnologia standard SRD (Short Range Devices). L’architettura della rete di sensori a campo, remotizzati attraverso nodi, permette di soddisfare le criticità legate alla spazialità e alla specializzazione geotecnica del monitoraggio. Il sistema in fornitura è infatti in grado di adattarsi facilmente ad aree geografiche estese, che presentano un’estrema varietà in termini di grandezze da misurare e di dinamiche evolutive dei fenomeni misurati differenti da nodo a nodo.

Il sistema è composto da 2 sottoinsiemi di monitoraggio, uno per la porzione sud che utilizza moduli di comunicazione ACTI-Link e uno per la porzione nord che oltre agli ACTI-Link utilizza moduli di comunicazione W-Point. Entrambi i sottoinsiemi sono composti da una stazione Mhaster e da svariati piezometri (ben 57), installati in sondaggi collocati dai 5 ai 40 metri di profondità.

Il sistema di monitoraggio geotecnico realizzato da CAE, invia i dati raccolti nelle campagne di misura, alla centrale principale AIPO, a Parma, e alla centrale di Modena, unitamente alla rete di monitoraggio regionale di ARPA Emilia Romagna, afferente alla rete fiduciaria del Bacino del Po.

La professionalità di uno staff altamente qualificato, l’alto livello di competenze e tecnologie presentate hanno portato CAE ad aggiudicarsi questa gara, che si presenta come un’importante occasione per dimostrare la capacità dell’azienda di rispondere alle diverse esigenze dei clienti, affrontando sfide sempre nuove.