• Affidabilità dei sistemi in condizioni estreme. La parola chiave è ridondanza
    CAE MAGAZINE n.7 - settembre 2016
    Affidabilità dei sistemi in condizioni estreme. La parola chiave è ridondanza

Affidabilità dei sistemi in condizioni estreme. La parola chiave è ridondanza

Affidabilità dei sistemi in condizioni estreme. La parola chiave è ridondanza

L’affidabilità di un componente o di un sistema complesso è la misura della probabilità che il componente o il sistema non si guasti in un determinato intervallo di tempo, dove per guasto intendiamo una deviazione del comportamento descritto nelle specifiche del sistema o del componente stesso.

Nei sistemi di ‘early warning’ ai fini di Protezione Civile non è sufficiente che il sistema risponda perfettamente in condizioni standard, ma è indispensabile che funzioni soprattutto in presenza di eventi straordinari ed estremi. E’ proprio in quei momenti, quando si verificano imprevisti e sarebbe facile giustificarsi, che i sistemi CAE non falliscono, non se lo possono permettere, perché è dal loro funzionamento che dipendono le decisioni delle Autorità per la salvaguardia della popolazione. Gli accorgimenti che CAE adotta, per assicurare l’affidabilità che dal 1977 contraddistingue i suoi sistemi, consistono in soluzioni ridondate sia a livello energetico, per quanto riguarda l’alimentazione delle stazioni, sia a livello di telecomunicazioni e di mezzi di trasmissione dei dati misurati a campo.

Oltre il 90% delle installazioni è caratterizzato da stazioni dotate di alimentazione a pannelli solari e batterie tampone che non necessitano di alcun tipo di alimentazione esterna. Per quanto riguarda l’esiguo numero di stazioni residue che richiedono invece l’alimentazione da rete elettrica, i sistemi proposti da CAE sono comunque progettati in modo da garantire un fabbisogno energetico che, anche in assenza di corrente, assicura il funzionamento delle stazioni per un periodo che va dai 30 ai 40 giorni, tale da consentire con tempistiche agevoli gli interventi di ripristino, assicurando sempre all’utenza finale la ricezione dei dati.

La ridondanza nei sistemi CAE è utilizzata inoltre per risolvere le criticità legate alla trasmissione dei dati e al mezzo trasmissivo in condizioni di emergenza. La trasmissione dei dati via GPRS, viene affiancata sempre alla trasmissione dei dati via radio, questo perché durante il verificarsi di eventi catastrofici ed estremi, la probabilità che oltre a problemi di alimentazione si verifichino delle interruzioni di trasmissione dati via GPRS, è elevatissima. La ridondanza trasmissiva data dalla radio garantisce di fatto l’acquisizione delle informazioni acquisite a campo in qualsiasi condizione.

A testimonianza dell’importanza della ridondanza nei sistemi di comunicazione e di alimentazione, la cronaca degli ultimi anni ci ricorda le difficoltà, se non le interruzioni, che ci sono state con le varie utenze, comprese le comunicazioni via GPRS, per diverse ore e in vaste aree geografiche, ad esempio durante le alluvioni di Parma nel 2014, del Tigullio nel 2014, dello Spezzino e della Lunigiana  nel 2011. 

Per riassumere, l’esistenza di più mezzi che svolgono le funzioni di alimentazione delle stazioni, e analogamente di più mezzi che assolvono al compito di trasmettere i dati, fa si che un guasto del sistema di monitoraggio e controllo si verifichi solo qualora si manifesti un guasto ‘contemporaneo’ di entrambi i mezzi in dotazione. La ridondanza ha quindi il fine ultimo di aumentare l’affidabilità e la disponibilità dei sistemi prodotti da CAE e di garantire così ai clienti la ricezione dei dati osservabili nelle situazioni di effettiva necessità, permettendo agli utenti di disporre di sistemi indispensabili per la salvaguardia del territorio e delle popolazioni interessate da fenomeni critici di notevole intensità. 

È evidente l’importanza della ridondanza per tutti i progetti proposti da CAE. La sua centralità per l’azienda è dimostrata anche dal fatto che si tratta di una delle variabili fondamentali che vengono tenute in considerazione nella strategia di sviluppo dei nuovi prodotti (Zero Breakdown Technology) argomento per approfondire il quale però vi rimandiamo ai prossimi numeri.