• Intervista a Endro Martini: Acqua, minaccia e risorsa. World Water Forum 2024 a Bali, ma l’Italia non si ferma!
    CAE MAGAZINE n.62 - Marzo 2022
    Intervista a Endro Martini: Acqua, minaccia e risorsa. World Water Forum 2024 a Bali, ma l’Italia non si ferma!

Intervista a Endro Martini: Acqua, minaccia e risorsa. World Water Forum 2024 a Bali, ma l’Italia non si ferma!

CAE Magazine ha intervistato Endro Martini, Presidente del Comitato Promotore Italy Water Forum, riguardo la crisi idrica nel bacino del Mediterraneo e la candidatura dell’Italia come Paese ospitante del World Water Forum 2024. In questi giorni è stato annunciato che il Paese ospitante sarà l’isola di Bali, l’Italia si classifica seconda. Il progetto italiano intendeva segnare una svolta, un Rinascimento dell’acqua, e la comunità che si è creata attorno a questa sfida vuole continuare a vivere, con nuovi obiettivi per contribuire a un’innovativa gestione dell'acqua.

Crisi idrica: troppa acqua o troppo poca acqua?

La crisi idrica di grande rilievo che sta subendo il bacino del Mediterraneo è testimoniata dal numero di incontri e dialoghi che si susseguono, non solo nel nostro Paese, ma a livello internazionale e mondiale, per affrontarla. Il 10 marzo scorso a Madrid si sono riuniti 5 Stati europei (Spagna, Italia, Francia, Malta, Portogallo) e 5 Stati africani (Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia) in un dialogo su “Sicurezza idrica e cambiamenti climatici” chiamato 5 + 5. Dal 21 al 27 Marzo si svolgerà a Dakar in Senegal il IX Forum Mondiale dell’Acqua, il 22 Marzo sarà il World Water Day – Giornata Mondiale dell’Acqua e a Ottobre 2022 ci sarà a Firenze, all’Earth Technology Expo, la “Euro-Mediterranean Conference. On climate change, disaster risk reduction, water and energies.”

In questi ultimi anni il dibattito sull’acqua e sulla gestione delle risorse idriche si è sempre di più arricchito a causa dell’abbondanza di acqua o della mancanza di acqua. Alluvioni (troppa acqua) e siccità (troppo poca acqua) stanno colpendo anche il nostro Paese con una frequenza sempre maggiore, con danni e disastri catastrofici, con dichiarazioni di emergenza che si susseguono senza tregua. Allo slogan coniato da UNESCO nel rapporto mondiale sulle risorse idriche (WWDR 2018) “Nature-based Solutions for Water” bisognerebbe aggiungerne un altro: “L’acqua indica le soluzioni”. È l’acqua stessa, infatti, che ci insegna come essere “RESILIENTI” o meglio, come “ADATTARCI” nella stagione dei cambiamenti climatici che stiamo vivendo, perché l’acqua, allo stato liquido o gassoso, è capace di adattarsi alla forma che la contiene, qualunque essa sia: fiumi, laghi, canali, vallate strette o larghe pianure, piscine, bottiglie, bicchieri, ecc. L’acqua è anche un elemento agente che plasma, che sagoma le rocce e il suolo attraverso l’erosione idrica, che tutto modella, con la pioggia che scende, incide, graffia, erode e distacca particelle di roccia e di suolo trascinandole a valle fino al mare dove le accumula in distese ghiaiose e sabbiose. L’Acqua è la Vita – Water is Life - per le piante, gli animali e per gli uomini: da sempre l’acqua è minaccia e risorsa. Una risorsa spesso invisibile, sepolta nelle profondità della terra come l’acqua sotterranea, tanto cara a noi geologi che da sempre la consideriamo come una risorsa strategica, come l’ultima delle nostre riserve, da proteggere e da preservare, da conoscere, da monitorare e gestire meglio di quello che stiamo facendo. E quest’anno il WWDR 2022 UNESCO si occupa proprio delle acque sotterranee. Se il bacino del Mediterraneo è considerato uno dei principali hotspot, punti caldi, dei cambiamenti climatici, l’Italia, che sta al centro del Mediterraneo, sarà il cuore di questi problemi e l’acqua ne sarà protagonista, nel bene e nel male, con eventi tipo uragani tropicali detti Medicane, e periodi siccitosi sempre più lunghi. La lentezza con cui ci stiamo muovendo per capire e monitorare, per affrontare, per mitigare e per adattarci nella nuova gestione dell’acqua e la scarsità di impegni, nonostante il PNRR, non mi fa essere ottimista. Mi pare infatti che questa transizione la si voglia risolvere con la sola produzione di rinnovabili attraverso campi eolici e steppe o pampas sconfinate di fotovoltaico: l’acqua non è mai stata e non è ancora al centro delle politiche nazionali e internazionali.

Cosa sono i World Water Forum e quale Paese è stato scelto per ospitare la X edizione che si terrà nel 2024?

Dal 21 al 27 Marzo si sta svolgendo a Dakar in Senegal il IX Forum Mondiale dell’Acqua. I Forum in argomento, proposti dal World Water Council (WWC) di Marsiglia, rappresentano uno tra i più importanti eventi internazionali nel settore dell'acqua: ogni tre anni, un Paese e una città sono selezionati dal WWC per ospitare questo evento. Il Forum fornisce una piattaforma dove la comunità dell'acqua, stakeholders e key decision makers possono confrontarsi e pianificare programmi a lungo termine sulle sfide globali dell'acqua. Il Primo Forum curato dal WWC si è tenuto a Marrakesh nel 1987 e l’ultimo (l’VIII) è stato a Brasilia nel 2018.

L’Italia, che nel 2019 ha candidato le Città di Firenze e di Assisi con il Sacro Convento e Roma, tre città, tre luoghi al centro del Mediterraneo e della storia della nostra civiltà, simbolo a livello mondiale, era con il suo progetto depositato a Marsiglia a settembre del 2020 nella short list dei finalisti per ospitare il convegno nel 2024. Proprio in questi giorni è stato comunicato che il World Water Forum 2024 è stato assegnato dal World Water Council di Marsiglia all’isola di Bali (città di Denpasar) in Indonesia, l’Italia con Firenze si è classificata seconda.

In cosa consisteva il progetto italiano e a cosa porterà?

Il progetto italiano era impostato come un grande expo sull’acqua di livello mondiale e avrebbe visto tutta l’Italia coinvolta con eventi collaterali ed educational.

Il progetto è stato sostenuto oltre che dalle città ospitanti con i Sindaci Nardella, Proietti e Gualtieri, dal Ministero degli Esteri con il Ministro Luigi Di Maio e la Viceministro con delega alla Cooperazione Marina Sereni, dalla Protezione Civile con Fabrizio Curcio, dall’ ISPRA, da CAE e da numerosi altri soggetti.

L’ambizioso obiettivo del progetto italiano per il Forum 2024 era la redazione e firma della “CARTA DEL RINASCIMENTO DELL’ACQUA”. La proposta si basava sul concetto di “RINASCIMENTO DELL’ACQUA”. Nonostante le origini tipicamente italiane della parola, questo termine non sarebbe stato svuotato del suo significato a fini meramente pubblicitari. Tutto il contrario. L’Italia voleva dare un forte segno di discontinuità a questa tipologia del Forum Mondiale dell’Acqua, segnando un momento di profonda svolta. Un Rinascimento, appunto. Seguendo i dettami che sostengono tutto il quadro degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU (Sustainable Development Goals), il Comitato Promotore Italy Water Forum 2024 aveva proposto una strategia inclusiva e partecipativa richiamata dallo stesso ONU, che letteralmente recita “non lasciare nessuno indietro” nel raggiungimento degli obiettivi 2030. Le tematiche proposte nella BID presentata per il forum 2024 dall’Italia erano:

  • gli estremi idrici (alluvioni-siccità) e come gestirli;
  • dialoghi sul valore sociale, ecologico, economico e spirituale dell’acqua;
  • cambiamento climatico e piani di adattamento;
  • crisi post pandemica nel settore idrico;
  • transizione digitale e transizione ecologica;
  • acqua e cibo.

Un poco amareggiati ma certi di aver fatto e dato tutti il massimo per avere in Italia il Forum Mondiale dell'Acqua nel 2024, ringraziamo tutti per il sostegno alla candidatura fin dal 2020 e comunico che la "Comunità Italy Water Forum" nata intorno a questa sfida, intende, per quanto ci riguarda, continuare a vivere, con nuovi obiettivi per contribuire a un’innovativa gestione dell'acqua, attraverso quel "Gobal Change" e quel " Rinascimento" che grazie a questa avventura abbiamo tutti individuato, riscoperto e apprezzato. Per quanto possibile continuerò, unitamente all' Alta Scuola di Orvieto, a garantire il continuo e ulteriore impegno sui temi della gestione, conservazione e protezione delle acque.


Torna all'indice delle notizie