Editoriale
Il primo numero del nuovo anno affronta il tema degli allertamenti locali. Gli eventi estremi, come le piogge molto intense e localizzate geograficamente, sono spesso l’elemento scatenante di scenari di rischio noti, per i quali l’allerta, tempestiva e di facile interpretazione, può salvare vite e limitare disagi e perdite economiche. Pensiamo agli allagamenti urbani, come quelli che spesso coinvolgono i sottopassi stradali, oppure alle esondazioni di torrenti tombati, a colate detritiche che attraversano centri abitati oppure a fenomeni diversi di frana.
Oltre a presentare Sentry, software di allertamento innovativo appena sviluppato da CAE, raccontiamo un lavoro in corso presso il Comune di Battipaglia, dove un sottopasso a rischio allagamento viene equipaggiato con innovative tecnologie per la salvaguardia degli automobilisti. Proprio su questo tema specifico, quello dei sottopassi allagati, annunciamo il progetto di ricerca del CNR IRPI di Torino, al quale CAE darà il suo contributo.
Cambiando zona del mondo, arrivando fino alle montagne del Pakistan, affrontiamo uno scenario di rischio locale molto diverso e complesso: inondazioni di origine glaciale, originate dallo scioglimento anomalo dei ghiacci e dal fallimento di un qualche tipo di diga a valle dello stesso, definite GLOF (Glacial Lake Outburst Flood). Vi raccontiamo un importante progetto, il cui beneficiario è il Pakistan Meteorological Department, per il quale è stata scelta tecnologia “Made in CAE”. Sarà l’azienda emiliana a fornire le oltre 244 stazioni automatiche, con i relativi sensori e sistemi di sirene, cuore dei 24 sistemi di allerta che vigileranno su altrettante vallate.
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