• Intervista a Carlo Cacciamani: Partenza operativa di Italia Meteo entro un anno
    CAE MAGAZINE n.58 - Novembre 2021
    Intervista a Carlo Cacciamani: Partenza operativa di Italia Meteo entro un anno

Intervista a Carlo Cacciamani: Partenza operativa di Italia Meteo entro un anno

Intervista a Carlo Cacciamani: Partenza operativa di Italia Meteo entro un anno

Dopo la nomina a Direttore della futura Agenzia Italia Meteo, Carlo Cacciamani parla delle tappe di avviamento della prima Agenzia meteorologica civile italiana, si tratta di un servizio meteorologico nazionale che dovrà svolgere attività di previsione meteo, monitoraggio, valutazione climatica, gestione dei dati, comunicazione e rapportarsi a livello internazionale con realtà omologhe. L’Agenzia avrà inoltre un ruolo di coordinamento di tutte le strutture che operano in Italia nel settore della meteorologia, concorrendo a organizzare la ricognizione dei beni, delle tecnologie (reti di monitoraggio, radar, etc.), delle persone che oggi lavorano nel settore.

I primi compiti del Direttore saranno quelli di costruire la struttura che avrà sede a Bologna. Una realtà che sarà costituita da 4 aree dirigenziali e da un'area che dovrà gestire le reti di monitoraggio meteorologico e quelle informatiche e infine da un'area amministrativa. Inizialmente bisognerà stipulare convenzioni con il servizio meteo dell'Aeronautica Militare, le strutture di ricerca, le realtà regionali e locali di meteorologia: Arpa, consorzi meteo, Protezione CivilePoi l'Agenzia dovrà fare un lavoro molto importante di omogenizzazione dei dati, necessario per unificare il “linguaggio” delle previsioni meteo a livello nazionale, in quanto tutte le suddette strutture operano ciascuna secondo standard ben definiti (nelle previsioni, nelle policy, nella manutenzione degli strumenti di monitoraggio…) ma differenti tra loro, non ne esiste uno unico.

In Italia, fino ad oggi, c’era solo il servizio meteo nazionale militare e quindi gestito dalla Difesa, a differenza di molti altri Paesi, come Francia e Germania, dove sono presenti un servizio militare e uno civile. Le ragioni di questa mancanza sono tante, ma il principale secondo Cacciamani è che in Italia non c'è mai stata una domanda di meteorologia specialistica di ausilio per Ministeri e Assessorati, ad esclusione della Protezione Civile e dell'Agricoltura. Una domanda che invece è nata di recente anche a fronte degli effetti sempre più devastanti generati del cambiamento climatico.

La partenza operativa? "Entro un anno".

Al seguente link è possibile leggere il testo integrale dell'intervista al Giornale della Protezione Civile: clicca qui



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