• Mitigazione del rischio per incendi boschivi: il punto sulle risorse a disposizione
    CAE MAGAZINE n.57 - Ottobre 2021
    Mitigazione del rischio per incendi boschivi: il punto sulle risorse a disposizione

Mitigazione del rischio per incendi boschivi: il punto sulle risorse a disposizione

Mitigazione del rischio per incendi boschivi: il punto sulle risorse a disposizione

Il decreto-legge 8 settembre 2021, n. 120 contenente le Disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile da un lato dipana alcune questioni rimaste troppo vaghe fino ad ora sul tema, chiarendo alcune responsabilità e questioni procedimentali, dall’altro stanzia risorse per la mitigazione di questo scenario di rischio.

Per quanto attiene al rafforzamento della capacità operativa di lotta attiva agli incendi, sono previste sia misure immediate e urgenti, sia nuove procedure per il suo rafforzamento progressivo, nei prossimi anni. 

Ben 40 milioni stanziati per il rafforzamento della capacità operativa delle componenti statali nelle attività di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi: il Ministero dell'interno, per le esigenze del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, e il Ministero della difesa, per le esigenze delle Forze armate e, in particolare, del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri, sono autorizzati all'acquisizione di mezzi operativi, terrestri e aerei, e di attrezzature per la lotta attiva agli incendi boschivi, ulteriori rispetto alla vigente programmazione. Il decreto ne specifica poi la ripartizione e le voci di spesa. 

Se questi acquisti sono sostanzialmente decisi per decreto e in urgenza, a seguito della situazione determinata dagli incendi della scorsa estate, la legge stabilisce che le decisioni future, a partire dal prossimo anno, siano demandate alla definizione di un Piano Nazionale che deve nascere con il coordinamento di un comitato tecnico a guida della Protezione Civile, dopo una ricognizione delle necessità che abbia coinvolto tutte le istituzioni preposte alla lotta attiva agli incendi. Alla realizzazione del Piano si provvede nell'ambito delle risorse umane e finanziarie disponibili a legislazione vigente, quindi secondo le previsioni che saranno inserite via via nella Legge di Bilancio. Il Piano nazionale ha validità triennale e può essere aggiornato annualmente a seguito delle eventuali modifiche ai relativi stanziamenti.

Se lo Stato mette a disposizione del territorio mezzi e risorse per la lotta attiva agli incendi boschivi, rimane chiaro che le Regioni hanno un ruolo chiave nella programmazione delle attività di prevenzione degli incendi stessi.

In questo senso la riforma ricorda che i Piani regionali di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi previsti dall'articolo 3 della legge 21 novembre 2000 devono essere aggiornati annualmente e mette a disposizione, con un ruolo consulenziale, le competenze del Comitato Tecnico presieduto dal Dipartimento di Protezione Civile e dei Centri di Competenza. A rimarcare l’importanza di questi strumenti di programmazione, ben 20 milioni per l'anno 2021 e 40 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023 saranno destinati al finanziamento degli enti territoriali per interventi volti a prevenire gli incendi boschivi nelle aree interne del Paese in cui il rischio di incendio è elevato, anche con riguardo alle aree naturali protette, tenendo conto di quanto previsto nell'ambito dei Piani antincendio boschivi approvati dalle Regioni. Si tratta di azioni e misure volte, tra l'altro, a contrastare l'abbandono di attività di cura del bosco, prevedere postazioni di atterraggio dei mezzi di soccorso, realizzare infrastrutture, quali vasche di rifornimento idrico utili ad accelerare gli interventi di spegnimento degli incendi, vie di accesso e tracciati spartifuoco, atti, altresì, a consentire il passaggio dei mezzi di spegnimento, nonché attività di pulizia e manutenzione delle aree periurbane, finalizzate alla prevenzione degli incendi. Una disposizione molto importante al fine di velocizzare la realizzazione delle misure in oggetto stabilisce che al fine della realizzazione delle opere, l'approvazione del progetto definitivo equivale a dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori.

Saranno i Piani operativi nazionali approvati nell'ambito della programmazione dei fondi strutturali 2021/2027, finalizzati alla sicurezza e all'incolumità dei territori e delle persone, a tenere conto dell'esigenza di dotare il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, le Forze armate e le forze dell'ordine, impegnate nella prevenzione e nello spegnimento degli incendi boschivi, di dispositivi di videosorveglianza utili alla rilevazione dei focolai. Altri 150 milioni, a valere sui 500 milioni riservati nel PNRR alla Missione 2, componente 4, saranno dedicati alla realizzazione di un sistema avanzato e integrato di monitoraggio del territorio per la lotta contro gli incendi boschivi.

Siamo di fronte ad una opportunità senza precedenti per rafforzare l’intero sistema Paese sul tema di riduzione del rischio da incendi boschivi. L’auspicio è che la realizzazione delle tante attività finanziate proceda secondo i piani, in modo efficacie ed efficiente, con grande beneficio dei cittadini e del territorio.

Per il testo completo del decreto-legge clicca qui.


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