Editoriale
Svelato finalmente la versione attuale del Recovery Plan, di cui analizzeremo in dettaglio le misure più legate al dissesto idrogeologico nel prossimo numero. Mentre usciamo con questo numero però, hanno già effetto sulla vita di tutti noi le misure previste nel decreto “Riaperture” per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19. Nel frattempo, molte sono le realtà che si sono organizzate per riuscire a continuare a svolgere le proprie attività garantendo la massima sicurezza possibile. Come descritto da un articolo di febbraio sul “Resto del Carlino” (clicca qui), anche CAE ha deciso di investire nella creazione di un ambiente di sicuro per i propri dipendenti, clienti, fornitori e collaboratori, tra le misure più efficaci ricordiamo la campagna ‘tamponi gratuiti in azienda’ per tutti i dipendenti. Da novembre ad oggi i tamponi eseguiti in azienda sono più di 350.
Anche grazie alle misure intraprese, nonostante la pandemia, CAE non si è mai fermata e, nell’attesa di tornare a viaggiare, ha partecipato a eventi 100% online per continuare a fare network anche in nuovi mercati. In particolare, oggi si approfondisce la partecipazione ad HYDROMETLATAM, evento virtuale orientato all’America Latina, durante il quale il team CAE ha raccolto numerosi riscontri positivi ed è risultato il più dinamico fra quelli attivi sulla piattaforma.
L’America Latina è anche il contesto geografico nel quale si colloca il caso di successo che presentiamo in questo numero: CAE è stata scelta tramite gara internazionale da ANA Perù per realizzare parte del progetto "Perù Integrated Water Resources Management in Ten Basins Project - IWRM" finanziato da World Bank. Il fine del progetto è di rafforzare la capacità di pianificare, monitorare e gestire le risorse idriche a livello nazionale e in determinati bacini fluviali in Perù. In particolare, il contratto che sarà realizzato da CAE ed i suoi partner locali, riguarda la fornitura "chiavi in mano" di 7 stazioni di monitoraggio automatico per le dighe.
Non si ferma l’impegno di CAEMagazine nel raccogliere le opinioni di importanti attori del sistema nazionale di protezione civile. Per questo numero è stata intervistata Rita Nicolini, Direttore dell'Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna, che ha risposto ad alcune domande per fare il punto sulle principali attività dell’Agenzia, sulla gestione delle emergenze alluvionali e riguardo il suo ruolo da dirigente e donna.
Non per ultimo continua la rubrica sulle installazioni in emergenza: “Pronti a intervenire in poche ore”. In questo numero si ricordano gli interventi in emergenza sul Lago effimero di Macugnaga, sul Monte Rosa, quando milioni di tonnellate d’acqua si sarebbero potute riversare sulla valle Anzasca e il monitoraggio in tempi record sulla frana di Calatabiano, in Sicilia, dove una frana causò la rottura dell'acquedotto Fiumefreddo, principale fonte di approvvigionamento idrico per i cittadini messinesi.
Buona lettura.
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