• Cambio al vertice del Dipartimento di Protezione Civile
    CAE MAGAZINE n.51 - Marzo 2021
    Cambio al vertice del Dipartimento di Protezione Civile

Cambio al vertice del Dipartimento di Protezione Civile

Siamo in un periodo difficile, nel quale l’Italia colorata di rosso e arancione si appresta a combattere quella che tutti speriamo sia la battaglia finale contro il COVID. Il Governo ha annunciato l’imminente arrivo di milioni di dosi dei diversi vaccini e le Regioni si dichiarano pronte ad usarle in modo rapido. I Paesi che ci hanno preceduto con le somministrazioni, come Israele e UK, pubblicano dati molto incoraggianti. Se tutto procede come previsto, in pochi mesi saremo fuori dalla parte più angosciante di questo incubo. Il cambio di Governo è avvenuto nel pieno della pandemia e, con esso e immediatamente a seguire, sono cambiati sia il Commissario Straordinario per l’emergenza COVID, sia il capo Dipartimento.

In riferimento al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, è difficile conoscere le ragioni profonde che hanno portato a questa scelta. Il Dipartimento è stato solo parzialmente coinvolto nella gestione delle cose, pur avendo avuto molta visibilità nei primissimi tempi della pandemia. Forse è stata proprio questa presenza mediatica iniziale a imporre un cambio al vertice, forse altro. Non lo sapremo probabilmente mai. Da parte nostra, come Magazine e cittadini, non possiamo che ringraziare Angelo Borrelli per tutto il lavoro svolto e per l’attenzione che ha sempre riposto, con i Dirigenti dai quali è stato affiancato negli scorsi anni, all’importanza della prevenzione del rischio, anche in materia di dissesto idrologico e idrogeologico. 

Al rientrante Fabrizio Curcio, che fu capo dipartimento già dal 2015 al 2017 e che lasciò la carica per motivi personali, diamo un caloroso benvenuto. Il nostro auspicio è che, oltre a combattere e vincere la battaglia contro la pandemia, il Dipartimento continui nell’importante lavoro di prevenzione del rischio idrogeologico e degli altri rischi naturali che affliggono il Paese. La missione della mitigazione del rischio da alluvione, allagamenti urbani e frane, portata avanti attraverso il quotidiano lavoro della Rete dei Centri Funzionali Decentrati, è di vitale importanza per la sicurezza di tutti. Le misure non strutturali di mitigazione del dissesto devono continuare a giocare un ruolo fondamentale, anzi irrinunciabile, al fianco delle opere che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanzierà nei prossimi tempi.


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