• Fondi Europei: le opportunità offerte dalla Cooperazione Territoriale
    CAE MAGAZINE n.5 - maggio 2016
    Fondi Europei: le opportunità offerte dalla Cooperazione Territoriale

Fondi Europei: le opportunità offerte dalla Cooperazione Territoriale

Fondi Europei: le opportunità offerte dalla Cooperazione Territoriale

La Cooperazione territoriale europea (CTE), meglio nota come INTERREG, è uno dei due obiettivi della programmazione dei fondi Strutturali e di Investimento europei (SIE) 2014-2020. Essa fornisce il quadro normativo e programmatico per la realizzazione di azioni congiunte, per lo scambio di esperienze e buone pratiche e per la creazione di reti tra attori locali, regionali e nazionali tra diversi Paesi dell'UE e tra questi ed i Paesi ai confini dell'Unione.
La programmazione INTERREG è giunta ora alla sua quinta edizione (INTERREG V 2014-2020), con un'assegnazione di fondi pari a circa 10 miliardi di euro distribuiti in oltre 100 programmi di cooperazione e 11 priorità di investimento, tra cui la lotta al cambiamento climatico e le tecnologie di informazione e comunicazione.

L'obbiettivo della CTE è promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale dell'Unione nel suo insieme. Per raggiungerlo, la CTE si articola in tre componenti:

1) la cooperazione transfrontaliera fra regioni limitrofe (CROSS-BORDER, INTERREG V-A), che mira a promuovere lo sviluppo regionale integrato tra regioni all'interno dell'UE e tra UE e regioni di confine. Il programma CROSS-BORDER/INTERREG V-A include a sua volta:
- 60 programmi di cooperazione che riguardano i confini interni dell'UE, ed un'assegnazione di risorse pari a 6,6 miliardi di euro;
- 12 programmi di cooperazione che riguardano le aree di confine con i Paesi di futura adesione UE, coperti dallo strumento di preadesione (IPA) con un budget di 242 milioni di euro;
- 16 programmi di cooperazione che riguardano le aree di confine con i Paesi ai confini dell'UE per i quali non è prevista una prossima adesione, coperti dallo strumento di vicinato (ENPI), con un budget di 634 milioni di euro.

2) La cooperazione transnazionale su territori transnazionali più estesi (TRANSNATIONAL, INTERREG V-B), che coinvolge partner locali, regionali e nazionali afferenti all'interno di una stessa area geografica/regione, interna all'UE o tra UE e i suoi confini, dispone di un budget di circa 2 miliardi di euro e si articola in 15 differenti programmi collegati ad altrettante aree geografiche, quali ad esempio l'Adriatico, Mediterraneo, lo spazio Alpino.

3) La cooperazione interregionale (INTERREGIONAL, INTERREG V-C), che coinvolge tutti i 28 Stati membri dell'Unione Europea e mira a rafforzare l'efficacia della politica di coesione, promuovendo lo scambio di esperienze, l'individuazione e la diffusione di buone prassi. Il programma INTERREG V-C ha un budget di 500 milioni di euro e include 4 programmi specifici di cooperazione a carattere interregionale (INTERREG Europe, Urbact III, Interact III ed ESPON).

In attuazione dell'obiettivo CTE per il periodo di programmazione 2014-2020, l'Italia avrà a disposizione risorse per oltre 1 miliardo di euro.
Le risorse sono a disposizione per la partecipazione a quindici programmi di cooperazione transfrontaliera e transnazionale, di cui:
- otto di cooperazione transfrontaliera: Italia-Francia marittimo, Italia-Francia Alcotra, Italia-Svizzera, Italia-Austria, Italia-Slovenia, Italia-Croazia, Grecia-Italia, Italia-Malta
- tre programmi di cooperazione transfrontaliera esterna co-finanziati da FESR e IPA (Italia-Albania-Montenegro) e da FESR e ENI (Italia-Tunisia e Mediterranean Sea Basin)
- quattro di cooperazione transnazionale: Central Europe, Med, Alpine Space, Adriatic-Ionian
L'Italia parteciperà anche a quattro programmi di cooperazione interregionale che coinvolgono tutti i 28 Stati membri dell'UE: Urbact III, Interreg Europe, Interact, Espon, ai quali sono complessivamente destinati 500 milioni di euro.

Attraverso la CTE è possibile promuovere progetti transfrontalieri, transnazionali ed interregionali riguardanti l'adattamento al cambiamento climatico e la riduzione dei rischi connessi alle catastrofi naturali, ed in particolare per rafforzare le capacità delle amministrazioni pubbliche, a livello nazionale, regionale e locale, a fare fronte alle sfide imposte dai cambiamenti climatici.
Queste priorità tematiche, così come l'eleggibilità delle regioni italiane, variano da programma a programma. La CTE rappresenta in questo senso un'opportunità da cogliere, in cooperazione con i Paesi del nostro vicinato.