• Umbria: una regione verso il futuro
    CAE MAGAZINE n.46 - Ottobre 2020
    Umbria: una regione verso il futuro

Umbria: una regione verso il futuro

Umbria: una regione verso il futuro

Era il lontano 1639 quando Padre Benedetto Castelli, nel Monastero di San Pietro in Perugia, seguendo la regola “ora et labora” ed illuminato dagli insegnamenti di Galileo Galilei, progettò e ideò la prima stazione meteorologica con un sistema di pluviometro: una specie di “pentola” per la raccolta e la misura dell’acqua piovana. Lo stesso Padre ha poi eseguito interessanti studi anche sui flussi delle acque, ossia sulla quantità di acqua che può trasportare un fiume. 

Fu anche grazie alla collaborazione con Padre Castelli che Galileo arrivò fino all’invenzione del termometro e all’enunciazione del principio di meccanica. Da sottolineare anche l’invenzione del barometro, opera di Torricelli: uno dei discepoli di Padre Castelli. Per approfondire il tema dell’impegno dei monaci benedettini in campo scientifico e molto altro, clicca qui.

Molto tempo dopo e tra i primissimi in Italia, nel 1983 il Servizio Risorse Idriche e Rischio Idraulico del Servizio Idrografico regionale umbro ha avviato l’installazione di una rete di monitoraggio idrometeorologica automatica con funzionamento in tempo reale integrando poi l’attività del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale.

CAE, che fu protagonista della modernizzazione occorsa nei primi anni ’80, oggi è orgogliosa di aver vinto la gara d’appalto per la manutenzione triennale ordinaria e straordinaria nonché l’ampliamento della rete di monitoraggio ambientale ai fini di protezione civile.

Entrando nel merito, nel periodo di manutenzione saranno ammodernati sostanzialmente tutti i componenti del sistema: sensori e stazioni automatiche in campo, apparati e rete trasmissiva, software, server e clients.

In 106 stazioni automatiche in telemisura, oltre al rinnovo dei pannelli solari, è prevista la sostituzione dei datalogger esistenti coi più innovativi e performanti datalogger CAE Compact plus: programmabili, user-friendly e potenti grazie anche all’apertura dei software usati e all’utilizzo di protocolli standard.

Per quanto riguarda la sostituzione dei sensori, vi saranno adeguamenti per:

- idrometri, da quelli ad ultrasuoni ai modernissimi radar WLR/L;
pluviometri, sostituiti da PG10 e PG10/R a Zero Breakdown Technology;
- nivometri,sostituiti con moderni CAEtech ULM30/N;
- termometri e igrometri esistenti, sostituiti dai più efficienti termoigrometri THS;
- radiometri;
- anemometri, sostituiti dai DV20/VV20;
- nuovi moduli per immagini.

Al termine dell’evoluzione prevista sulla totalità delle stazioni in telemisura saranno presenti sia il radiomodem RÆVO, sia un modulo capace di utilizzare le reti cellulari esistenti. Il duplice sistema trasmissivo consente la massima garanzia di affidabilità e di piena accessibilità agli apparati in campo.

E’ proprio grazie alla nuova radio progettata da CAE, però, che la rete potrà fare un’evoluzione importante in termini di velocità di acquisizione e di standardizzazione dei protocolli. Il nuovo apparato infatti, oltre ad essere estremamente performante, potrà trasmettere messaggi elaborati con tantissimi protocolli e, fra questi, anche quelli IP standard, come il CoAP che sarà implementato nel sistema regionale Umbro.

Presso ciascuna stazione di misura, sugli 11 ripetitori del sistema regionale e presso la centrale di Perugia verranno dunque sostituiti i moduli radio di trasmissione dei dati con nuovi moduli radio RÆVO.

Presso la sede Regionale di Perugia, si prevede inoltre la realizzazione di una nuova centrale primaria di controllo della rete, basata su cluster server altamente ridondato a 3 nodi, sul quale saranno installati i SW applicativi di nuova generazione come il front-end Datalife, potente strumento di gestione della rete di stazioni e ripetitori a campo, ed il software AEGIS, piattaforma completamente web per l’analisi e la consultazione cartografica e tabellare dei dati rilevati.

Anche a livello client la proposta CAE ha previsto la fornitura di nuove workstation altamente performanti con triplo monitor ad alta risoluzione, di nuovi notebook a doppio monitor dotati di mobile router e di nuovi tablet con app DroidMAPS in grado di assicurare l’interoperabilità e la piena fruibilità dei dati anche in mobilità,al di fuori della centrale di controllo di Perugia.

Al fine di incrementare ulteriormente e in ogni condizione operativa la sicurezza del sistema, la proposta CAE ha previsto la fornitura di una seconda centrale di Disaster Recovery, da installarsi in una sede geograficamente distinta da quella di Perugia, identificata presso il Centro Funzionale Regionale di Foligno.

Tale centrale, dotata dei medesimi software Datalife e AEGIS della centrale primaria, in condizioni di normale funzionamento consentirà di riceve costantemente i dati di monitoraggio della rete dalla centrale primaria di Perugia e, in caso di fault di quest’ultima, di subentrare alla gestione dell’intera rete di monitoraggio garantendo continuità di servizio a tutti gli utenti connessi alla stessa.

Il servizio di manutenzione offerto è come sempre “chiavi in mano”, inclusivo di garanzie precise sulla disponibilità dei dati in qualsiasi situazione meteorologica e comprensivo di telemanutenzione e teleassistenza 24/7, con taratura e revisione dei sensori ad ogni visita di manutenzione programmata o correttiva.

A questo proposito, sarà aggiornato anche il portale di manutenzione: lo strumento attraverso il quale tutte le attività svolte in campo e in centrale per garantire il corretto funzionamento degli apparati sono documentati e consultabili.


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