• Il Recovery Fund finanzierà la mitigazione del rischio idrogeologico?
    CAE MAGAZINE n.46 - Ottobre 2020
    Il Recovery Fund finanzierà la mitigazione del rischio idrogeologico?

Il Recovery Fund finanzierà la mitigazione del rischio idrogeologico?

Il bilancio dell’ultimo evento estremo, che ha colpito il nordovest del Paese, è pesante: 2 vittime e centinaia di milioni di Euro di danni. Mentre gli operatori di Protezione Civile e le autorità coinvolte cercano di ripristinare le infrastrutture più colpite e consentire la ripresa delle attività produttive e dei servizi in tutto il territorio, vengono pubblicati i primi rapporti ufficiali: basta un rapido confronto con i valori del passato per capire che sarebbe potuta finire anche peggio, ed è grazie alla preparazione del territorio se le perdite di vite umane sono state limitate.

L’analisi preliminare dell’evento del 2 e 3 ottobre pubblicata da ARPA Piemonte parla chiaro: in alcuni siti sono piovuti oltre 600 mm di pioggia in meno di 2 giorni, così che i valori registrati rappresentano, a livello di stazione, più del 50% della precipitazione media annuale; a livello del bacino del Po chiuso a Ponte Becca (PV), ovvero prendendo in considerazione tutto il bacino idrografico con Ticino Svizzero e Valle D’Aosta, il contributo totale sui 4 giorni, circa 150 mm, rappresenta oltre il 15% circa della precipitazione totale annua. Le intense precipitazioni hanno generato sui corsi d’acqua del reticolo principale e secondario della regione onde di piena che, nei bacini del Toce e del Sesia, hanno superato i livelli di riferimento storici della piena dell’ottobre 2000 e sull’Alto Tanaro quelli del novembre 2016.

Ogni pochi anni, dunque, accadono eventi eccezionali che superano, per intensità, quelli precedenti. La breve storia degli ultimi decenni lo dimostra. Siamo da sempre impegnati a promuovere sulle nostre pagine gli investimenti per l’adattamento al cambiamento climatico e, fra questi, quelli per la mitigazione del dissesto idrogeologico. In questo momento storico, con emergenze sanitarie in corso e un ingente “recovery fund” da allocare, il Ministro Gualtieri ha citato proprio il dissesto idrogeologico fra i grandi obiettivi di investimento su cui lavorare. A noi non resta che augurare a tutti i soggetti coinvolti buon lavoro e sperare che la prevenzione, attraverso manutenzione del territorio e preparazione delle comunità, sia effettivamente tra le priorità di investimento future.

 

Fonti:
ARPA PIEMONTE
TG LA7



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