• L’Italia che resiste al COViD-19
    CAE MAGAZINE n.40 - Marzo 2020
    L’Italia che resiste al COViD-19

L’Italia che resiste al COViD-19

In questi giorni stiamo tutti affrontando, in un modo o nell’altro, le conseguenze dell’emergenza sanitaria legata al COViD-19. Ci sono persone in prima linea, come medici e personale ospedaliero; ci sono coloro che devono tenere in vita il Paese con cibo, medicine e altri beni essenziali; ci sono anche coloro che, per fare la loro parte, devono stare chiusi in casa.

Una menzione speciale la dedichiamo ai tanti esempi di piccole e medie imprese italiane che, con la loro reattività e laboriosità, si stanno adoperando per rifornire gli ospedali di tecnologie e dispositivi vari. Ne avrete letto notizia in tanti giornali. Si tratta di realtà spesso piccole, dotate di competenze uniche, ma di pochi mezzi, che sono abituate a fronteggiare i mercati internazionali e i colossi stranieri con le proprie forze. Chiamate a dare il loro contributo, con fatica e ingegnosità, stanno generosamente supportando il Paese.

Poi ci sono realtà che devono garantire i servizi di pubblica utilità. Perché purtroppo le emergenze legate agli eventi meteorologici estremi, così come gli altri scenari di rischio di cui di norma ci occupiamo, possono accadere anche mentre il resto del mondo è fermo. Allora succede che aziende come CAE si organizzino per coniugare il loro dovere di supportare il sistema di allertamento nazionale e quello di salvaguardare la salute pubblica e dei propri dipendenti. Si corre per potenziare il telelavoro, si implementano mille misure di sicurezza e di protezione, si depotenziano tutte le attività non essenziali all’erogazione dei servizi minimi. Come CAE stanno facendo molte altre realtà, inclusi tutti gli Enti e le Agenzie pubbliche che garantiscono la gestione delle emergenze. Un’Italia, sia quella in prima linea sia quella che silenziosamente lavora nelle retrovie con servizi di supporto, a cui siamo fieri di appartenere.

Scriviamo questi articoli, che molti di voi leggeranno da casa, con la rinnovata e rafforzata consapevolezza che la mitigazione dei rischi deve necessariamente passare da una buona prevenzione e dalla preparazione. Lo abbiamo dolorosamente verificato in queste settimane in materia sanitaria. Ce lo confermano le mille emergenze legate ai fenomeni naturali estremi di cui scriviamo abitualmente.

Con il sincero auspicio di potervi ritrovare, il mese prossimo, ognuno impegnato nel suo ufficio e in piena salute, auguriamo a tutti buona lettura.


Guido Bernardi


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