Idrografico: 100 anni di storia
Lo scorso 26 ottobre a Pescara si è tenuto un convegno in occasione del centenario della fondazione del Servizio Idrografico Nazionale. L’evento è stato organizzato dalla Regione Abruzzo, Dipartimento Governo del Territorio e Politiche Ambientali, Servizio Programmazione Attività di Protezione Civile, presso l’Università degli Studi Chieti-Pescara.
L’evento è stato ricco di ospiti, le cui relazioni sono state precedute dai saluti di Mario Mazzocca, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale con delega alla Protezione Civile, e Marco Alessandrini, Sindaco di Pescara. A seguire è intervenuto Antonio Iovino, Responsabile del Centro Funzionale della Regione Abruzzo, che ha presentato le attività di raccordo del Centro Funzionale con l’Ufficio Idrografico e Mareografico entrando nei dettagli degli specifici progetti.
Emidio Primavera, dirigente del Dipartimento Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Reti e Logistica, ha parlato della necessità di aumentare la resilienza del territorio regionale attraverso politiche di prevenzione attiva. Il suo monito è che l'esposizione di persone e beni ai pericoli idraulici, in Europa, tende ad aumentare più velocemente delle attività poste in essere per la riduzione della vulnerabilità e che, l’approccio alle politiche di riduzione dei rischi da disastri naturali, deve tenere in considerazione anche le strategie internazionali. Ha poi riportato le azioni prioritarie individuate dal “Sendai Framework” per la riduzione del rischio da disastri 2015-2030, da attuarsi a scala nazionale, regionale e locale. Sempre Primavera ha sottolineato come le strategie di riduzione dei rischi da calamità naturali richiedano approcci multidisciplinari ed analisi multirischio.
In quanto responsabile dell’Ufficio Idrografico e mareografico, il dott. Giancarlo Boscaino ha presentato le attività programmate, realizzate o in corso di esecuzione per il 2018 e 2019, mentre Andrea Cipollone e Mario Cerasoli, del Centro Funzionale d’Abruzzo, hanno spiegato di cosa si occupa il Centro Funzionale sottolineando l’utilità dei dati idrologici, raccolti dalla rete regionale in telemisura, in ambito di Protezione Civile.
Mario Barbani ha illustrato le attività che il Dipartimento di Protezione Civile svolge al sistema di allertamento nazionale sia per quanto attiene l’emissione dei bollettini, sia per quello che riguarda il coordinamento dei Centri Funzionali regionali e la omogeneizzazione delle reti di monitoraggio idrometeorologico in tempo reale.
All’interno della sessione tecnica è intervenuto anche Guido Bernardi di CAE S.p.A., presentando sistemi di allerta automatica utili a proteggere il cittadino in diversi contesti di rischio. Si tratta di stazioni automatiche, che fanno parte delle reti di monitoraggio in tempo reale con finalità di Protezione Civile, che possono essere usate come elementi attivi sul territorio, capaci di monitorare fenomeni anche complessi, come flash floods, allagamenti urbani o frane, e attivare allarmi secondo algoritmi programmabili.
Nel suo messaggio conclusivo, Bernardi ha sottolineato che, affinché questi sistemi di allerta locali siano efficienti, è necessario:
1. individuare un ufficio responsabile per la loro gestione
2. manutenerli in buono stato
3. includerne le relative procedure nei Piani di Protezione Civile Comunale
4. spiegarli alla popolazione
Tali sistemi di allertamento sono stati apprezzati e installati in buon numero proprio all’interno della Regione Abruzzo e ne sono stati presentati i progetti.
Molti altri relatori hanno portato il loro contributo all’evento e in diversi hanno sottolineato l’importanza dell’uso dei dati idrologici in vari ambiti: per le applicazioni e previsioni per la riduzione del rischio idrogeologico, per la ricerca scientifica, per la pianificazione territoriale e per la progettazione degli interventi di difesa idraulica.
Per approfondire, alcune presentazioni sono disponibili sul sito della Regione Abruzzo.
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