• ItaliaMeteo: dopo il data centre dell’ECMWF, a Bologna anche l’Agenzia nazionale per la meteorologia e la climatologia
    CAE MAGAZINE n.18 - Novembre 2017
    ItaliaMeteo: dopo il data centre dell’ECMWF, a Bologna anche l’Agenzia nazionale per la meteorologia e la climatologia

ItaliaMeteo: dopo il data centre dell’ECMWF, a Bologna anche l’Agenzia nazionale per la meteorologia e la climatologia

ItaliaMeteo: dopo il data centre dell’ECMWF, a Bologna anche l’Agenzia nazionale per la meteorologia e la climatologia

I meteorologi non si sbilanciano e rimandano commenti ed entusiasmi al dopo, a quando cioè l’annunciata nascita dell’Agenzia nazionale per la meteorologia e la climatologia  diventerà (ammesso che lo diventi) una realtà concreta.
La sua istituzione è contenuta nella legge di bilancio - in discussione ora al Senato - che prevede che la nuova Agenzia, denominata ItaliaMeteo avrà sede a Bologna, nascerà nel 2018, andrà a pieno regime entro il 2020, potrà contare su un organico di 52 unità, a cui possono aggiungersi, nel limite delle risorse disponibili, fino a un massimo di 30 unità di personale scientifico specializzato in meteorologia.

La scelta di localizzare ItaliaMeteo a Bologna induce a un cauto ottimismo: Bologna, come noto, è già stata già scelta per essere la sede del più importante centro dati europeo per le previsioni meteo a medio termine, il data centre dell’EMCWF: un’opportunità quindi da non lasciarsi scappare per radunare nella capitale felsinea, insieme al data center, le diverse capacità del settore meteo ora frazionate sul territorio nazionale allineando così il nostro Paese alle altre forti realtà internazionali e diventandone forti interlocutori scientifici. In seguito alla Brexit, inoltre, esiste anche la possibilità che i fondi europei attualmente gestiti dall’ECMWF nell’ambito del progetto Copernicus, (500 mln di finanziamenti diretti e indiretti UE) possano essere allocati anche in Italia.

La nuova agenzia ItaliaMeteo dovrebbe occuparsi di realizzare e distribuire prodotti e servizi per la previsione, monitoraggio e sorveglianza meteorologica e meteo-marina, di omogeneizzarne i linguaggi e i contenuti, anche nell’ottica di un’efficace informazione alla popolazione; dovrebbe fare ricerca nel campo delle previsioni globali, sviluppare e gestire reti, sistemi e piattaforme di interesse nazionale per l'osservazione e la raccolta, la condivisione e l’interoperabilità dei dati, e infine, dovrebbe occuparsi di divulgazione e formazione, anche post universitaria.

L’investimentprevisto per il funzionamento e il personale dell’agenzia è crescente nel tempo ed è stato stimato, a regime, nel 2020 per un totale di 7 milioni (1 milione di € per il 2018, 5 per il 2019, e 7 milioni annui a decorrere dal 2020), mentre per gli investimenti tecnologici, prendendo a modello i centri meteo internazionali, è stato stimato un investimento di 2 milioni per il 2019 e di 3 milioni di euro ciascuno per gli anni 2020 e 2021).

E se la comunità scientifica ha rimandato gli entusiasmi in attesa di conferme (per troppi anni ha atteso invano la costituzione del tanto annunciato Servizio meteorologico nazionale distribuito - SMND), gli enti locali interessati hanno invece manifestato sin da subito la loro grande soddisfazione: 

"Bologna sede del Centro Europeo di calcolo per le previsioni meteorologiche a medio termine e della futura agenzia ItaliaMeteo come prevede la legge di Bilancio che ora inizia l'iter di approvazione in Parlamento – ha dichiarato il Sindaco di Bologna Virginio Merola -. Ringrazio il ministro Gian Luca Galletti che ha lavorato per questo risultato che contiene in sé una visione strategica per la nostra città. E ringrazio il Presidente Stefano Bonaccini e l'assessore Patrizio Bianchi che con il loro lavoro hanno aperto la strada per questo obiettivo: quella di rendere Bologna una capitale della meteorologia grazie agli autorevoli centri di ricerca già esistenti e al lavoro di squadra delle Istituzioni”.

“Una notizia straordinaria per la città e per la nostra regione, che si candida così a diventare un punto di riferimento in Italia e in Europa per tutto quello che riguarda il meteo e il clima - ha commentato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. Un risultato frutto dell’eccellente lavoro di squadra condotto in tempi brevi da Governo, Regione, Città metropolitana, Università e mondo della ricerca. Una grande responsabilità che, ne siamo certi, sapremo onorare al meglio”.

 

Patrizia Calzolari

 

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