• Rivoluzione digitale e dissesto del territorio: CAE presenta all'Internet Festival i sistemi di allerta real-time
    CAE MAGAZINE n.1 - novembre 2015
    Rivoluzione digitale e dissesto del territorio: CAE presenta all'Internet Festival i sistemi di allerta real-time

Rivoluzione digitale e dissesto del territorio: CAE presenta all'Internet Festival i sistemi di allerta real-time

Rivoluzione digitale e dissesto del territorio: CAE presenta all'Internet Festival i sistemi di allerta real-time
Si è svolto dall'8 all'11 ottobre scorsi a Pisa, l'Internet Festival 2015, una kermesse di quatto giorni con 200 eventi dedicati alla rete, dibattiti, workshop e laboratori sul mondo del web e sulla rivoluzione che questo universalmente rappresenta. 20 le location del festival dislocate in tutta la città, oltre 200 gli ospiti. Fra i relatori, nell'ambito del convegno Dissesto idrogeologico e prevenzione: Tecnologie e Politiche del Territorio, anche CAE, che con il Responsabile sviluppo nuovi mercati, Guido Bernardi ha portato la voce delle aziende che fanno alta tecnologia nel monitoraggio multirischio a confronto con il mondo delle istituzioni e degli Enti di ricerca. Al tavolo con Bernardi, Michele Torsello funzionario della Presidenza del Consiglio dei Ministri e responsabile giuridico della Struttura di Missione #italiasicura , Federica Frantoni presidente della Provincia di Pistoia, Alessandro Trigila Geologo dell' ISPRA, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e il giornalista Turi Caggegi.

L'intervento di Guido Bernardi si è focalizzato sulla necessità ormai inderogabile delle amministrazioni locali di investire in sistemi di allertamento in tempo reale e su quali siano i molteplici aspetti da tenere in considerazione, dalla scelta del dispositivo più adatto, alla logistica, la formazione e i costi di installazione e manutenzione.
"Le opere strutturali di messa in sicurezza - spiega Bernardi - lasciano spesso un rischio residuo dopo la realizzazione e comunque ci vogliono anni per realizzarle. E nel frattempo? Nel frattempo occorre salvaguardare la vita umana e l'unico modo efficace è quello della prevenzione e dell'allerta in tempo reale. Occorrono dispositivi di allarme come sirene, sbarre, cartelli luminosi o semafori, tenendo presente che l'allerta tramite sms via GPRS rappresenta senz'altro un ottimo complemento ma non ci può certo affidare solo a quello".
Ecco che quindi che le amministrazioni locali si trovano a dover basare la propria decisione sull'installazione di sistemi di allerta sulla scorta di molteplici fattori, il principale dei quali è il rapporto costi-benefici. E' vero che quando si parla di salvare vite umane il costo non dovrebbe rappresentate il fattore determinante, ma oggi la realtà è questa e non si può prescinderne.
Bernardi ha quindi illustrato alle Istituzioni presenti, le voci compongono l'investimento necessario, e quindi il costo, ponendo l'attenzione su:
- Attento esame del luogo e progettazione accurata per stabilire le logiche che devono far attivare gli scenari di allarme (coinvolgimento dei professionisti locali nei casi più semplici, team di esperti ed enti di ricerca per i casi complessi)
- Formazione alla popolazione e alla amministrazione locale (si deve considerare che un semaforo lo capiscono tutti, una sirena invece richiede che la gente sappia come comportarsi quando la sente, altrimenti può essere controproducente)
- Installazione e tecnologie: oggi esiste la tecnologia per fare tutto, per diminuire il rischio dei falsi allarmi ed anche per garantire il funzionamento in assenza di corrente elettrica o GPRS fuori uso. I costi dipendono in modo importante dalla logistica di installazione e dalla complessità dei siti: sottopasso semplice, frana colata detritica complessa.
- Manutenzione sia delle tecnologie installate sia della formazione alla popolazione.

Una relazione dunque che, oltre ai contenuti tecnologici, è apparsa anche un utile linea guida per gli enti locali che si trovano, oggi troppo spesso soli, ad affrontare il grande problema del dissesto idrogeologico sul proprio territorio. Oggi l'Italia è un Paese in emergenza, e prima la si affronta, agendo su più fronti (corretta pianificazione territoriale, prevenzione, manutenzione, formazione, allertamento), e prima i risultati arriveranno. A beneficio di tutti.

a cura di Patrizia Calzolari