• Prato, sei mesi dopo la tragica alluvione: il punto sulla prevenzione del rischio idrogeologico
    CAE MAGAZINE n.85 - Aprile 2024
    Prato, sei mesi dopo la tragica alluvione: il punto sulla prevenzione del rischio idrogeologico

Prato, sei mesi dopo la tragica alluvione: il punto sulla prevenzione del rischio idrogeologico

Professioni, consorzi di bonifica, autorità comunali, autorità di distretto idrologico e aziende si sono ritrovate a Prato il 22 aprile per un incontro promosso dall'Intergruppo Parlamentare "Progetto Italia", col supporto di CAE, per fare il punto sulla prevenzione del rischio idrogeologico in un territorio che, nell’ultimo anno, è stato duramente colpito da piene e frane.

In apertura dei lavori sono intervenuti i rappresentanti cittadini delle Professioni: ingegneri, geologi e geometri insieme per dichiarare, in un momento pubblico, l’importanza delle competenze tecniche nella mitigazione del rischio.

Poi è stato il momento dell'On. Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, membro VIII Commissione ambiente: "Per troppo tempo c'è stato un blocco ideologico nella nostra regione e ne paghiamo le conseguenze oggi: il nostro territorio è fragile e ha urgente bisogno di opere infrastrutturali straordinarie, troppo spesso osteggiate, ma anche di manutenzione ordinaria, anche con le nuove tecnologie digitali. Oggi, dal Palazzo delle Professioni, un luogo unico che riunisce tutti i professionisti del territorio, apriamo il cantiere per una nuova strategia concreta contro il rischio idrogeologico".

Tra gli intervenuti anche Gaia Checcucci, Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, che ha chiarito il ruolo fondamentale dell’autorità di distretto che dirige: una mano operativa dello Stato nel territorio di ben tre diverse Regioni, con chiare funzioni di programmazione e specifiche competenze tecniche, esempio di come l’Italia abbia realizzato in pratica quanto prescritto nelle Direttive europee di settore.

Marco Bottino, presidente del Consorzio di Bonifica 3 medio Valdarno, ha portato il focus dalla programmazione agli interventi sul campo, presentando i numeri degli interventi fatti negli ultimi anni sul territorio: la manutenzione sui corsi d’acqua che, tra pulizie, sfalci e veri e propri interventi strutturali, deve fare la differenza nei momenti critici.

Anche Pamela Bracciotti, Dirigente del Servizio Urbanistica, Transizione Ecologica e Protezione Civile del Comune di Prato è entrata nel merito di quanto accaduto a novembre 2023, durante l’alluvione, e di quanto fatto in questi mesi per essere ancora più preparati per il futuro. Interventi strutturali e tecnologie che, lavorando in sinergia, promettono di mitigare il rischio associato a torrenti tombati e urbanizzazione che, talvolta, ha portato a costruire in territori fragili. 

In conclusione, tra le aziende, è intervenuta CAE che, con le parole del suo Presidente Guido Bernardi, ha voluto ricordare l’importanza dei sistemi di monitoraggio in tempo reale e allertamento locale: veri e propri presidi del territorio che, usati sia per ottimizzare l’utilizzo delle opere idrauliche a disposizione sia per gestire correttamente le allerte, possono salvare vite e, più in generale, diminuire il rischio associato a diversi scenari di dissesto.


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