• Il saluto di CAE al Geometra Enrico Cerioni
    CAE MAGAZINE n.80 - Novembre 2023
    Il saluto di CAE al Geometra Enrico Cerioni

Il saluto di CAE al Geometra Enrico Cerioni

Lo scorso 28 ottobre è scomparso il Geometra Enrico Cerioni, una persona a cui CAE ha sempre riconosciuto un ruolo molto importante. A cavallo del 1980, quando l’azienda per la prima volta si trovava a progettare e realizzare sistemi di monitoraggio in tempo reale per il monitoraggio delle piene fluviali, con sensori idrometrici, pluviometrici e meteorologici, furono i clienti come Cerioni a indicare la strada. Il Geometra, in servizio presso l’Ufficio Speciale del Genio Civile per il Reno, all’epoca era responsabile dei telerilevamenti e rappresentava le sue esigenze operative ai giovani ricercatori in campo elettronico e di telecomunicazioni. Le sue indicazioni e le sue richieste hanno guidato tutti i primi sviluppi, portando l’azienda a studiare soluzioni che segnarono il cambio di un’epoca per l’intero settore. 

Lo intervistammo in uno dei primi CAE magazine e, in quella occasione, ricordò i successi del primissimo lavoro affidato dal suo ufficio alla neocostituita CAE. Si trattava del collegamento del “potentissimo” Olivetti P652 in dotazione all’amministrazione con la centrale teleidrometrica.  Consapevole che quella scelta pioneristica fu cruciale, perché segnava la digitalizzazione delle informazioni, l’abbandono progressivo degli archivi stampati e la possibilità di fare calcoli molto più veloci, il geometra Cerioni ricordava: “Credo di poter affermare che fu un punto importante anche nella storia di CAE, che dopo quella collaborazione indirizzò tutte le proprie energie sulle applicazioni di allerta idro-meteo-clima. L'ammodernamento delle nostre tecnologie andò poi di pari passo con lo sviluppo tecnologico generale: si passò alle successive generazioni di calcolatori, i primi microprocessori, le prime realizzazioni custom, l'installazione di un televisore in ogni ufficio in modo che tutti potessero visionare i dati che trasmessi dai teleidrometri”.

 Nella stessa intervista si parla anche del periodo immediatamente successivo, quando, dopo aver lavorato sulla parte di raccolta e rappresentazione dei dati, la collaborazione tra l’Ufficio Speciale del Genio Civile per il Reno e CAE arrivò a toccare le installazioni a campo. Furono le esigenze espresse dal Geometra Cerioni a convincere definitivamente CAE a investire per sviluppare i primissimi idrometri ad ultrasuoni, aprendo quindi la strada alla misura dei livelli senza strumenti immersi, con vantaggi importantissimi per l’affidabilità delle misure durante le piene. 

Da sempre riconosciuto dai soci fondatori di CAE come solida guida tecnica e persona di grande valore, l’azienda oggi desidera porgere le condoglianze ai suoi cari.

 

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