• Intervista a Giulio Fancello: condivisione delle informazioni, semplificazione delle procedure e formazione del personale
    CAE MAGAZINE n.78 - Settembre 2023
    Intervista a Giulio Fancello: condivisione delle informazioni, semplificazione delle procedure e formazione del personale

Intervista a Giulio Fancello: condivisione delle informazioni, semplificazione delle procedure e formazione del personale

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Giulio Fancello, già Dirigente Area Prevenzione, Pianificazione e Previsione del Centro Funzionale Regionale del Lazio, ora Coordinatore servizio Attività tecnico scientifiche, previsione e prevenzione del Centro Funzionale Centrale, ha raccontato le buone pratiche che la Regione sta mettendo in campo per mitigare il rischio idrogeologico, incendi e siccità.

A livello regionale in che modo state operando per mitigare il rischio da dissesto idrogeologico, incendi e siccità?

Come Regione Lazio abbiamo recepito le direttive nazionali del 2004 ed è iniziato un percorso che ha delegato alle Regioni l’organizzazione delle procedure, del personale, ecc.. Nella Regione Lazio, nel 2014, è stata istituita l’Agenzia Regionale di Protezione Civile, all’interno della quale c’è il Centro Funzionale Regionale, deputato al sistema di allertamento per il rischio idraulico e idrogeologico.

Una delle buone pratiche, o comunque uno dei punti di forza, è quello di raccogliere in un unico Ente: l’Agenzia, le diverse competenze, quindi dal sistema di allertamento, parlando della previsione, alla pianificazione, alla gestione delle emergenze. Non solo: ci troviamo addirittura in un unico edificio, in via Laurentina a Roma, dove ha sede l’Agenzia e anche il Numero Unico delle Emergenze 112. Questa vicinanza, anche fisica, consente un miglior rapporto tra gli uffici, e anche un miglior rapporto umano tra colleghi. Abbiamo lavorato sulla necessità di recepire le direttive che partono nel 2004, e che nel 2016 sono state aggiornate con il rischio temporali. Nel 2019 abbiamo recepito anche quelle indicazioni e abbiamo portato avanti un’opera di semplificazione delle procedure e del modello organizzativo interno. Per esempio, passiamo direttamente dal bollettino all’allertamento, che viene firmato dal direttore dell’Agenzia, delegato dal Presidente, e a questo punto, attraverso un invio massivo da parte della sala operativa, riusciamo a essere più efficienti e più efficaci, lavorando con le tempistiche più strette possibili, dato che il tempismo nella diramazione dell’allerta è un componente fondamentale. Nello specifico del rischio incendi, il Centro Funzionale affianca la cosiddetta SOR, la Sala Operativa Regionale, che è deputata alla gestione dell’emergenza in questo ambito. In questo caso il Centro Funzionale fornisce supporto attraverso la modellistica di previsione, quindi con il bollettino incendi, che è una previsione della pericolosità nell’arco di tre giorni, e un supporto alle decisioni dell’operatore di sala, che dispone di un modello di propagazione degli incendi.A questo, si aggiunge il livello di pianificazione locale, vale a dire i Piani di protezione civile dei Comuni. Il sisma del 2016 purtroppo è stata la causa scatenante, un evento tragico, che però ha consentito di investire nell’aggiornamento e digitalizzazione dei piani di protezione civile di tutti i Comuni del Lazio. Quindi abbiamo cartografia digitale, edifici strategici, aree di ammassamento della popolazione: tutto questo è stato digitalizzato ed è disponibile nel sistema cartografico della sala operativa, consentendoci di coordinare e condividere in tempo reale, quindi in tempi stretti come richiesto dalle emergenze, la parte di previsione, pianificazione e gestione dell’emergenza.

Per riassumere, la gestione del sistema di allertamento di protezione civile nella Regione Lazio ha visto un progressivo impegno nella condivisione delle informazioni, nella semplificazione delle procedure e soprattutto nella condivisione e formazione del personale sui temi che partono dalla previsione, ma che interessano la pianificazione e la gestione dell’emergenze.


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