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VENEZUELA HIDROCAPITAL

Monitoraggio integrato di tre riserve idriche nei pressi di Caracas

ESIGENZE

Caracas è collocata in posizione più elevata rispetto ai bacini artificiali da cui attinge l’acqua. Questo, la complessa orografia regionale e le specificità del clima, rendono l’approvvigionamento e potabilizzazione della risorsa un’attività strategica per la capitale.
La necessità di monitoraggio costante dei bacini e la volontà di individuare la profondità migliore da cui prelevare l’acqua da destinare agli impianti ha spinto le autorità locali a investire in questo sistema nei tre bacini di Taguaza, Camatagua e El Guapo.

 

COMPOSIZIONE

La rete comprende 7 stazioni meteorologiche complete, 6 stazioni per il monitoraggio dei livelli idrometrici e 3 stazioni flottanti per la profilatura della qualità dell’acqua. Il sistema è completato da 1 laboratorio taratura sonde e 2 centri di controllo.

 

CARATTERISTICHE

I tecnici di Hidrocapital hanno individuato nelle tre riserve che forniscono acqua a Caracas i punti più strategici da monitorare. In ognuna delle tre riserve Taguaza, Camatagua e El Guapo sono state quindi predisposte una stazione idrometrica, una meteorologica e una stazione profilatrice.

Le rimanti stazioni sono disposte in altri posti strategici per monitorare i fenomeni che influiscono sui bacini stessi e sull’acqua disponibile nella capitale.
La tecnologia utilizzata è di tipo SPM20.
Le stazioni sono collegate in tempo reale ad una centrale di acquisizione dati basata sul sistema Mercurio, tramite un sistema di trasmissione dati satellitare e GPRS disposta nella sede principale dell’agenzia. Una centrale secondaria replica i dati presso la struttura laboratorio ad alcuni chilometri di distanza. CAE si è occupata, durante i due anni di contratto, anche del servizio assistenza e manutenzione di tutte le apparecchiature sia a campo che in centrale.

A parte la tecnologia impiegata per la misurazione della qualità dell’acqua a diversi livelli, unica nel suo genere, particolare attenzione merita la misurazione dei livelli idrometrici negli invasi. Si tratta di siti in cui la variazione dei livelli arriva a 40 metri secondo le stagionalità, dove è quindi stata necessaria una attenta progettazione iniziale e la scelta di tecnologia radar, ultrasonica o a pressione a seconda delle diverse peculiarità di ogni sito.